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Gheddafi: Wikileaks rivela che Beyoncé, Usher e Mariah Carey hanno cantato per il leader libico

Tra i cablo segreti riportati da Assange, emergono anche i nomi di Lindsay Lohan e Miranda Kerr tra le partecipanti ai party organizzati dal clan Gheddafi.
A cura di Biagio Chiariello
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Mentre il regime di Gheddafi è vicino all'implosione e il bilancio dei morti in Libia si fa sempre più alto, sono emersi nuovi documenti di Wikileaks relativi ad alcune celebrità americane. Secondo quanto riportato dal New York Times Beyoncé, Usher e Mariah Carey sono stati pagati per importi straordinari per esibirsi per i membri della famiglia del leader libico Muammar Gheddafi.

Il quotidiano ha riferito che il figlio di Gheddafi Muatassim, consigliere per la sicurezza nazionale della Libia, ha ingaggiato Usher e Beyoncé (insieme al marito Jay-Z) per esibirsi al party per il nuovo anno a St. Barts, come avevamo scritto anche noi all'inizio dello scorso anno (Beyoncé: concerto da 2 milioni di dollari per il figlio di Gheddafi).  Mentre l'altro figlio di Gheddafi, Seif al-Islam el-Gheddafi, avrebbe pagato un milione di dollari Mariah Carey per cantare quattro canzoni in un evento privato per il Capodanno 2010 a St. Barts. Ma non solo cantanti. Tra i cablo segreti riportati da Assange, emergono anche i nomi di Lindsay Lohan e Miranda Kerr tra le partecipanti ai party organizzati dal clan Gheddafi.

Una fonte vicina a Beyoncé si dice perplessa del coinvolgimento in merito alla questione della cantante statunitense: "L'entourage di Beyonce solitamente prendono decisioni veramente accurate per quanto riguarda le sue esibizioni … quindi penso che qualcuno debba aver dormito in questo caso, o che probabilmente il denaro deve essere stato così travolgente da fargli pensare ‘Lasciate perdere l'immagine pubblica, pensate al denaro che stiamo andando a prendere' ".

C'è da dire che nonostante l'apparente stima dei Gheddafi nei confronti della popstar, non tutti i membri della famiglia sono stati felici di essere associati a stelle americane. Secondo emerso dagli stessi documenti di Wikileaks, Saif al-Islam Gheddafi era così adirato per essere stato legato all' "indecoroso atteggiamento occidentale" che ha usato i media libici per negare le voci, assicurando che era stato il fratello Mutassim ad ospitare la festa nell'isola dei Caraibi.

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