Ghali davanti al carcere dove stava il padre: “Canto per lasciarmi alle spalle un passato difficile”
"Corro come Peter Parker, con i sogni nelle scarpe, lontano dai guai, da certe circostanze" canta Ghali in "Come Peter Parker", canzone contenuta nel suo ultimo album "Sensazione Ultra". L'ennesimo riferimento a una vita che il cantante milanese ha scelto di percorrere verso una direzione precisa, quella della musica, dell'integrazione e di un messaggio che via via si è fatto sempre più centrale nelle sue canzoni. Per questo ogni tanto ci tiene a ribadirlo anche su Instagram, inviando messaggi ai propri fan e non solo, come è avvenuto ultimamente, con una storia girata fuori al Carcere di San Vittore, protagonista della sua vita e della sua musica.
In una storia, infatti, Ghali ha scritto un messaggio ricordando i giorni in cui andava a trovare il padre in carcere, mandando anche un messaggio a tutti quelli affascinati dal lato peggiore della strada: "Ho passato dieci anni della mia infanzia a venire in questo punto davanti al carcere di San Vittore a salutare mio padre dalla finestra e a dargli gli ultimi baci dopo i colloqui ogni martedì saltando la scuola, mentendo agli insegnanti per sfuggire agli assistenti sociali. Tutto quello che faccio è per lasciarmi definitivamente alle spalle un passato che ha segnato pesantemente me e mia madre". Fu proprio a San Vittore, per esempio, che il cantante presentò la sua "I love you" ed è lì che lo ha ambientato.
Subito dopo il ricordo, Ghali ha anche scritto un riferimento alla sua volontà di cambiare vita e soprattutto a chi è affascinato dalla strada: "Voglio fare musica per chi ne vuole uscire, per chi vuole dimenticare, per chi crede veramente che si possa cambiare vita. Per questo non mi sento di dare spiegazioni a chi è affascinato dalla strada come se fosse un gioco o un film d'azione. Voi siete solo dei piccoli pericoli che attirano l'attenzione delle guardie senza portare vero pane a casa".