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Gary Dourdan, da CSI a un album made in Italy: ‘Nessuno scrive musica quando è felice’

Con ‘Mother Tongue’, Gary Dourdan, ovvero l’agente della scientifica Warrick Brown in CSI – Scena del crimine, esordisce nel mercato musicale e lo fa con un’etichetta storica italiana, la Mescal. Gli abbiamo chiesto del suo rapporto con l’Italia, della sua musica e del cantare la sofferenza.
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Per il suo esordio ufficiale nel mercato discografico Gary Dourdan ha scelto l'Italia e una etichetta storica del panorama indipendente italiano, la Mescal. Gary è uno dei volti più riconoscibili derlla serie americana CSI Las Vegas  dove interpretava l'agente della scientifica Warrick Brown. Un ruolo che lo ha visto impegnato fino a qualche anno fa, ma nonostante l'abbandono è rimasto uno dei più amati dal pubblico, soprattutto femminile. Nonostante la sua partecipazione ad altri film ed altre serie importanti, come ad esempio Glee, Gary può vantare la riconoscibilità internazionale grazie a quel ruolo. Oggi, però, l'attore ha voluto anche regalarsi un'esperienza in una veste nuova, che nuove del tutto, però, non è.

Poche settimane fa, infatti, Dourdan ha pubblicato il suo primo album, ‘Mother Tongue', in cui mescola pop e soul e dà voce a una passione a cui da sfogo da anni sui palchi, ma che solo oggi mette in maniera ordinata in un album.

Nessuno scrive musica quando è felice

dice l'attore che è stato contattato dalla Mescal per registrare questo esordio. Ma Dourdan si è già esibito live in questi anni, comprese alcune collaborazioni con artisti quali Macy Gray e Keziah Jones

Le canzoni dell'album sono quelle che ho suonato per circa un paio d'anni in giro per l'Europa 2003. Mi hanno chiesto se mi andasse di fare un album con un'etichetta e ho pensato che fosse un'idea fantastica.

Non aveva molta conoscenza del panorama della musica italiana, ma col tempo ha imparato a conoscere alcuni dei nostri artisti. Inizialmente, come molti degli americani, gli erano noti soprattutto i grandi artisti da esportazione, da Jovanotti ad Andrea Bocelli, ma poi ha potuto apprezzare anche Nina Zilli, Francesco Sarcina e i Subsonica

La mia conoscenza, prima di arrivare in Italia, era molto limitata ai grandi artisti, ma dal momento che sono arrivato ho avuto la possibilità di incontrare alcuni artisti e vederli suonare live e collezionare un sacco di buona musica.

La vita di Gary, nonostante la carriera da attore, non è sempre stata facile e la musica ha segnato passaggi importanti della sua vita, come ammette a Fanpage.it:

Le canzoni, quando affronti queste cose e alla fine decidi di scrivere e suonare, sono un ottimo modo per affrontare transizioni, difficoltà o distrazioni che capitano nella vita.

Servizio: Simona Berterame.

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