Frankie Knuckles: il ricordo sui social
La morte del Padrino della House Music, com'era chiamato ha colto tutti di sorpresa. Frankie Knuckles, infatti, è morto la notte scorsa ma i motivi non sono ancora chiari. Quello che si sa è che il 59enne dj americano era uno dei dj più amati e rispettati al mondo, di quelli di cui si può dire che ha contribuito a creare il genere. In "Last Love Parade", uno dei libri italiani più belli che tratta l'argomento, lo scrittore Marco Mancassola racconta l'inizio della carriera di Knuckles, così:
"Larry Levan e Frankie Knuckles sono amici fin da ragazzini. Hanno partecipato ai momenti più esaltanti della stagione disco, lavorato insieme al leggendario Gallery (parte del loro lavoro consisteva, pare, nel preparare punch addizionato di acido)e iniziato a suonare ai Continental Baths (…). Quando Levan viene contattato da alcuni imprenditori di Chicago che stanno per aprire un locale, rifiuta l'offerta: è a New York al Paradise Garage, che troverà il suo posto. Ma raccomanda l'amico. È allora che Frankie Knuckles parte per Chicago, senza sapere cosa l'attende. Un giorno, aveva ventisei anni, Frankie Knuckles guidava per la città. Era il 1981, era nella Windy City da un paio d'anni ma non aveva mai sentito una frase del genere. Guardò ancora quel cartello nella vetrina di un bar: WE PLAY HOUSE MUSIC. Stupito, chiese all'amica che l'accompagnava di cosa si trattasse. Lei rispose con tranquillità: vuol dire musica come quella che fai tu".
Il mondo, invece, lo ha ricordato anche sui social, Twitter in particolare, dove amici e colleghi hanno voluto ricordarlo, alcuni stravolti, altri postando la sua musica. Ecco alcuni tweet: