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Frankie Hi-Nrg canta “Pedala” (VIDEO)

Il rapper Frankie Hi-Nrg, nome d’arte di Francesco Di Gesù, si presenta al Festival di Sanremo 2014 con il brano “Pedala”.
A cura di G.D.
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A sei anni di distanza dalla sua ultima esibizione e dopo aver firmato i brani più belli delle ultime edizioni, Frankie Hi-Nrg torna al Festival di Sanremo 2014 da protagonista con due brani: "Un uomo è vivo" (di F. Di Gesù – C. Galbignani – L. Beccafichi) e "Pedala" (di F. Di Gesù – C. Galbignani – L. Beccafichi). L'ultimo disco di Francesco Di Gesù (questo il vero nome del rapper) è stato realizzato proprio sei anni fa, in concomitanza con la sua partecipazione al Festival. Quest'anno sarà un ritorno alle origini, visto che il suo disco non esce più con una major ma da indipendente. Resta legato al 1997 il suo più grande successo: "Quello che benpensano", contenuto nel secondo disco "La morte dei miracoli". Curiosità: in quel pezzo, premiato come Canzone dell'anno al PIM, figurava anche Riccardo Sinigallia, anche lui nel cast di questa edizione del Festival di Sanremo.

Pedala

Scriviam la nostra storia usando biciclette,
inseguendo la memoria su strade molto strette,
su per le salite senza avere una borraccia, giù
per le discese con il vento sulla faccia. Perché
la bicicletta non importa dove porti, è tutto un
equilibrio di periodi e di rapporti, è tutta una
questione di catene e di corone, di grasso che
lubrifica la vita alle persone. Come nella vita
c’è una ruota che gira, una ruota che spinge e
con quest’aria che tira se una ruota si fora la
caduta è sicura: una toppa ripara, una ferita si
cura. Non avere paura che sennò ti deconcentri,
devi far coincidere i pesi e i baricentri.
L’impegno di coppia per un singolo momento:
due le forze in gioco, un solo movimento.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Se è libero il pignone lo sceglie la corona, che
attraverso una catena condiziona il moto del
sistema: monarchia meccanica che ha giurato
fede eterna alle leggi della fisica. Statica,
termodinamica, quasi democratica se quando si
ferma si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
dello scatto, senza i freni che difendon dall’impatto.
È mansione del pignone fare la rivoluzione,
portare il movimento in ogni direzione, in costante
acrobazia irradia l’energia dal centro fino alla
periferia. È solo una questione di rapporto tra
ingranaggi e tutto gira liscio fino a che non ti
scoraggi, che l’unico motore qui sei tu con il
fiatone a spingere in salita per la vita il carrozzone.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Sai bene che la storia è ciclica, come la pazienza
è biblica e la peggior salita è una discesa ripida,
repentina, tutta tornanti, serpentina, peso
in avanti, giù dalla china. Come una valanga
controllata precipiti in picchiata, il paesaggio vola
dentro a una zoomata. Guardi dove vai, vai dove
vuoi, occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.
Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:
è un parcheggio di bici appoggiate ai cavalletti,
bici abbandonate là, senza controparte, pronte
a ripartire se qualcuno parte. Pronte per andare
lontano, cambiando i rapporti, andandoci piano.
Pensa che una volta una bici fece piangere un
uomo: diventarono amici. Lei gli chiese perdono.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
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