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Francesco De Gregori presenta il best “Vivavoce”: “Non appendo la chitarra al chiodo”

Quarant’anni di carriera rinchiusi in 28 canzoni divise in un doppio cd: ecco cos’è “Vivavoce” l’ultimo album di Francesco De Gregori che rivisita – assieme ad alcuni amici – parte importante del proprio repertoriop: da “Generale” ad “Alice”, passando per “Titanic” e “Niente da capire”.
A cura di Francesco Raiola
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Francesco-De-Gregori
Francesco De Gregori

Si guarda indietro Francesco De Gregori. Guarda ai 40 anni di carriera e successi, di canzoni indimenticabili e di un'immagine di personaggio schivo "che non c'è mai stata", dice presentando ai fan "Vivavoce", la raccolta (doppio cd o versione deluxe limitata e numerata con 4 vinili, doppio cd e booklet) di 28 brani che il cantante ha rivisitato con l'aiuto di alcuni amici, con cui ha reinterpretato parte del suo repertorio, rivestendo di nuove sonorità canzoni che fanno parte, ormai, della discografia classica della musica leggera italiana. È il disco che aveva in mente da una vita dice e ti vengono in mente le giornate passate ad ascoltare "Generale", "La leva calcistica della classe '68", "La donna cannone", "Titanic" e una serie di canzoni che ti verrebbe voglia di citare al completo, cantandole. Un omaggio alla propria carriera che guarda, però, ad alcuni dei suoi miti e amici. C'è Lucio Dalla nelle note finali di "Santa Lucia", c'è il fischio del cantante bolognese morto nel 2012: "A lui piaceva ‘Santa Lucia' – dice il cantautore – a me ‘Come e' profondo il mare' che trovo drammatica, profonda e sincera", spiegando come "Lavorare con lui è stato così importante che l'ho fatto due volte, nel 1979 e nel 2010. C'era una spinta artistica forte al nostro incontro ed è stato inevitabile ricordarlo con l'unione di due canzoni che ci piacevano" e non resta che il rammarico di non poter collaborare una terza volta che "sarebbe potuto ricapitare, magari a una festa in piscina della figlia di un ambasciatore o a un festivalino alle Tremiti".

Le collaborazioni con Luciano Ligabue e Nicola Piovani

Ci sono anche Leonard Cohen e Bob Dylan, ovviamente, numi tutelari del suo percorso artistico: "Il futuro", infatti, è una cover di "The Future", mentre "Fiorellino#12&35", la canzone che chiude il secondo cd, mescola uno dei suoi pezzi più famosi con "Rainy Day Women #12 & 35" pezzo di apertura di uno dei capisaldi del menestrello di Duluth "Blonde on Blonde". Ma di Dylan vorrebbe lavorare sulla traduzione di tutto il suo repertorio. Tornando al disco, alle scelte e al suo futuro, invece, De Gregori ha le idee chiare: "Non ho alcuna voglia di attaccare la chitarra al chiodo: qui non ci sono canzoni minori perché dentro c’è la mia vita. Un pezzo meno conosciuto come ‘Un guanto' o uno famoso come ‘Generale' hanno pari dignità in un doppio cd che sognavo da tanti anni" e spiega anche l'importanza di aver potuto collaborare con colleghi come Ligabue (il cui abbraccio gli "guadagnare molti punti con figli e amici") e Nicola Piovani: "‘Alice' non sarebbe potuta esistere in questa nuova veste "se non avessi avuto l'idea di chiedere a Luciano Ligabue di cantarla con me. L'incontro e lo scontro tra le nostre due voci riporta questa canzone alla contemporaneità, la tira fuori dalla nostalgia" dice, prima di spiegare la scelta, invece, di affidare a Nicola Piovani ‘La donna cannone' (in rotazione radiofonica a partire da ieri novembre): "Sapevo che sarebbe rimasto lontano da ogni forma di retorica orchestrale che la melodia insita nel pezzo inevitabilmente avrebbe potuto suggerire".

Le date del tour e degli instore

Vorrebbe, De Gregori, che le sue canzoni arrivassero a un pubblico composito e vario: "Vorrei che queste canzoni venissero ascoltate con un senso di comunità intergenerazionale. Come ai miei concerti, dove ci sono i miei coetanei, ma anche i ventenni. Non desidero altro" e spiega che il titolo si rifà a quella voglia di ascolto collettivo, non solo privatistico delle sue canzoni e della musica in generale. È un De Gregori sereno, quello che incontra il pubblico e lo resterà probabilmente anche negli incontri successivi nelle Feltrinelli di varie città, dove sarà accompagnato da diversi amici. Questa sera a Roma (18.30) ci sarà Luca Barbarossa, il 24 a Torino Massimo Gramellini, il 25 a Firenze sarà solo, ma già il giorno dopo, a Napoli sarà accompagnato da Nino D'Angelo, fino alla chiusura a Bari il 27 novembre. La pausa degli instore è dovuto al mini tour europeo che vedrà De Gregori impegnato il 12 novembre a Lussemburgo (Den Atelier), il 16 novembre a Londra (Shepherd's Bush Empire); il 18 novembre a Bruxelles (Cirque Royal), il 22 novembre a Locarno (Pala Fevi), mentre per vederlo in Italia bisognerà aspettare il 20 e 23 marzo quando il cantautore si esibirà, ripettivamente, al PalaLottomatica di Roma e al Mediolanum Forum di Assago.

Tracklist di "Vivavoce"

CD1: “Alice” (feat. Luciano Ligabue); “Atlantide”; “Un guanto”; “La leva calcistica della classe '68”; “Niente da capire”; “Gambadilegno a Parigi”; “Finestre rotte”; “Generale”; “Il panorama di Betlemme”; “Renoir”; “Natale”; “Caterina”; “Vai in Africa Celestino!”; “Battere e levare”.

CD2: “Il futuro”; “Il '56”; “La ragazza e la miniera”; “Il bandito e il campione”; “Buonanotte fiorellino”; “Santa Lucia”; “Il canto delle sirene”; “Stelutis Alpinis”; “Titanic”; “La donna cannone”; “Viva l'Italia”; “La storia”; “Per le strade di Roma”; “Fiorellino#12&35”.

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