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Francesca Michielin: “Le mie parole sulla resistenza fraintese, non mi riferivo ai partigiani”

“Oggi comincia la mia resistenza”, aveva scritto Francesca Michielin sui social dopo le elezioni e la prospettiva del governo Meloni, parole per cui fu molto criticata. Oggi l’artista precisa: “Spesso l’errore che si fa con le donne è rifiutare che abbiano la loro complessità come ce l’hanno gli uomini. Le donne possono anche parlare di femminismo e andare alle sfilate di Moschino”.
A cura di Andrea Parrella
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Avevano fatto discutere molto le parole di Francesca Michielin in seguito all'esito delle ultime elezioni che avevano portato alla nascita del governo Meloni. L'artista, evidentemente frustrata per l'esito della consultazione elettorale, si era sfogata sui social scrivendo "da oggi comincia la mia resistenza". Uscita che aveva fatto storcere il naso a molti, proprio in relazione all'utilizzo di quella parola, resistenza, parsa a molti eccessiva e incompatibile con il suo stile di vita. A distanza di alcuni mesi, chiamata a commentare la questione, Francesca Michielin ha precisato il senso di quelle parole, spiegando di essere stata fraintesa.

Le spiegazioni di Francesca Michielin

"Rispetto a una ragazza della mia età che magari non ha quasi un milione di follower su Instagram, io posso amplificare dei messaggi". Così Francesca Michielin, nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo disco ‘Cani sciolti', tornando sul suo tweet molto contestato dopo le elezioni politiche del 25 settembre. Molti ricorderanno che in reazione a quel tweet c'era stato l'accostamento ad una foto in cui Michielin era immortalata con Chiara Ferragni alla sfilata di Moschino a Milano, simbolo per molti dell'utilizzo improprio della sua resistenza.

Provocazione alla quale Michielin risponde: "Quel tweet è stato male interpretato. Non facevo riferimento alla Resistenza partigiana, ci mancherebbe altro, non mi permetterei mai. In realtà molti miei colleghi hanno usato il concetto di resistenza, dalla Rappresentante di Lista ai Coma Cose: è un modo di vivere nonostante i tempi non siano magari facilissimi". Michielin ha quindi aggiunto: "spesso l'errore che si fa con le donne è rifiutare che abbiano la loro complessità come ce l'hanno gli uomini. Le donne possono anche parlare di femminismo e andare alle sfilate di Moschino. Dipende come si usa il privilegio di essere una donna che può andarci".

Da Michielin a Damiano dei Maneskin, le reazioni a Meloni premier

Tra le posizioni dei molti artisti che si erano espressi contro la nascita del governo Meloni, c'era stata appunto quella di Francesca Michielin, assai criticata per aver twittato all’indomani del voto: ‘Oggi inizia la Resistenza’. Parole percepite fuori contesto e prive di fondamento. Non era stata la sola ad esprimere in modo chiaro la propria opinione sulla prospettiva di un governo di centrodestra. Lo stesso Damiano David dei Maneskin aveva scritto sui suoi social: ‘Oggi è un giorno triste’, ripostando un titolo della CNN dai riferimenti molto chiari: “Giorgia Meloni sarà la Prima Ministra più di estrema destra dai tempi di Mussolini”.

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