Festival di Sanremo 2014: è Stromae il primo ospite straniero
"Sono felice di annunciare che sabato 22 sarò ospite del Festival di Sanremo, non vedo l’ora di essere in Italia!" scrive in italiano sulla sua pagina Facebook il fenomeno belga Stromae, che diventa, così, il primo ospite straniero annunciato sul palco dell'Ariston. Il cantante sarà uno degli ospiti della serata finale, come ha specificato lui stesso annunciandolo su Twitter, dove ha scritto (in inglese, questa volta): "Very happy to guest at the #sanremo2014 final night on the 22nd, see you there @fabfazio !" ("Contentissimo di essere ospite della serata finale di #sanremo2014 la notte del 22 febbraio, ci vediamo là Fabio Fazio").
Nato Paul Van Haver, Stromae unisce la dance a testi da cantautorato in cui affronta in maniera diretta alcune tra le problematiche sociali più delicate di questi anni, dall'omofobia, al capitalismo, passando per storie d’emigrazione e povertà, lui figlio una coppia formata da padre ruandese, ucciso durante il genocidio, e madre fiamminga, che fa del meticciato uno dei suoi punti di forza. Come ha scritto Francesco Piccinini su Fanpage, in un pezzo proprio sul cantante belga, "Stromae è i Daft Punk che incontrano Akenaton; Brel che va a letto con Bizet e l’odio antiborghese che si unisce all’amore di Miriam Makeba", uno che "non deve dire che ‘il capitalismo è una merda' gli basta scriverlo in un verso: ‘chi dice soldi, dice consumo'" e consiglia di ballare, per dimenticarsi un attimo tutti i problemi, in "Alors on dance", che è stato il suo primo successo datato 2009 e contenuto in "Cheese", suo esordio del 2010. Quell'album è stato seguito lo scorso anno da "Racine carrée" (che ha venuto 2 milioni di copie) in cui sono contenuti i brani "Papaoutai" (che sembra una parola nonsense e invece si può leggere come "Papa où t'es", ovvero "Papà dove sei"), oppure "Tous Les Memes", pezzo contro l'omofobia, accompagnato da un video imperdibile girato a Venezia, in cui c'è un dedica a "Thriller" di Michael Jackson
Stromae è una star in Belgio e Francia – dove ha appena conquistato 6 nomination ai "Victoires 2014", i premi della musica francese -, ma la sua notorietà in poco tempo ha abbattuto le barriere francofone, raccogliendo consensi in giro per il mondo. Sul palco dell'Ariston, quindi, assisteremo all'esibizione di questo cantante che unisce i suoni della chanson française all'hip hop, unendo l’electrodance e le percussioni africane.
Insomma l'attesa è per il 22 quando sentiremo il "Maestro" (vero significato di Stromae nel gergo francese del "verlan", ovvero l'inversione delle sillabe) portare le sue storie sul palco dell'Ariston