Fenomeno Carrà, l’energia contagiosa che fa sempre rumore
È la Carrà, la si sente arrivare da lontano e non si può fare a meno di stare fermi. È la Carrà, regina incontrastata della disco music, idolo di Bob "Sinclair" e delle folle appassionate della palla stroboscopica. È la donna dal caschetto biondo e dall'anca bionica, la signora "per bene" della televisione italiana, capace di essere tradizionalista ed educata così come anticonformista e moderna. La sua rivoluzione è partita dagli anni '70 con un ombelico scoperto e da allora non si è mai arrestata. Continua ancora oggi che ha 70 anni e tanta voglia di continuare a cantare, ballare, sorridere, coinvolgere, esserci. L'esibizione al Festival di Sanremo 2014 con il brano Cha Cha Ciao ha infiammato la platea, risvegliato gli animi un po' intorpiditi dalle classiche canzoni sanremesi, spronato anche i più pigri ad alzarsi dal divano per tenere il ritmo.
Vestita di pelle, guantino di borchie, una collana etnica a incorniciarle il collo e l'immancabile stivaletto nero a zeppa: è lei, è la Carrà, camaleontica ed inarrestabile, simbolo di un tempo sconfitto da una vitalità poco indulgente. Il pubblico la ama (e come biasimarlo), il rumore generato dai suoi passi arriva diritto al cuore e non può che far scaturire ammirazione. È la Carrà, semplicemente lei, che è riuscita a non stancare mai nemmeno con un perenne caschetto biondo, con una risata fragorosa ed una schiena inarcata spesso senza alcun motivo. La si ama per quello che è: una grande donna di spettacolo, un animale da palcoscenico che ha saputo reinventarsi ed andare al passo con i tempi senza doversi aspettare che qualcuno potesse tacciarla di inadeguatezza. Applausi allora e che il "replay" del suo ultimo album sia quello di tanti successi che ancora l'attendono.