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Fedez e J-Ax firmano la pace con Guè Pequeno: “Con noi a San Siro, hanno vinto l’amicizia e la stima”

J-Ax, Fedez e Guè Pequeno firmano “la tregua di San Siro”. Dopo gli screzi del passato, che apparivano insanabili, l’ex Articolo 31 annuncia che Pequeno sarà sul palco a San Siro il 1 giugno 2018 insieme ai suoi (ex) nemici.
A cura di Andrea Parrella
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In fondo il tempo sistema le cose. È un adagio che funziona sempre, soprattutto quando si parla di clamorose riconciliazioni. Così si potrebbe descrivere quella tra la coppia Fedez-J Ax e Guè Pequeno. Perché sebbene in passato se ne siano detti di cotte e di crude, a mezzo social e tramite botta e risposta in forma di intervista, oggi fanno la pace e annunciano un'apparizione in pubblico insieme, nei prossimi mesi. L'occasione sarà quella del concerto di chiusura del tour di Fedez e J Ax, che andrà in scena allo stadio San Siro nelle prossime settimane, precisamente il primo giugno. Con una foto postata sui social è stato J-Ax a dare notizia del disgelo:

A volte questo gioco ci mette l’uno contro l’altro ma questa volta hanno vinto l’amicizia e la stima reciproca.Sono felicissimo di annunciare il primo dei tanti ospiti che suoneranno con noi il 1 giugno a San Siro, il mio amico Cosimo, mister Gue Pequeno.

Mette le mani avanti l'ex Articolo 31, consapevole che la riconciliazione potrebbe far storcere il naso a qualcuno, essendoci sullo sfondo la necessità di creare un evento, quello del concerto di chiusura del tour nello stadio milanese, che Fedez e J-Ax stanno spingendo da mesi (fare numeri importanti a San Siro non è da tutti). E soprattutto si tratta di un riavvicinamento tra due modelli musicali che si erano detti in totale antitesi l'uno con l'altro.

Marracash e Pequeno contro Fedez e J-Ax

Le divergenze tra le due crew erano emerse tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, quando Guè Pequeno e Marracash dominavano le classifiche con il loro album "Santeria" e consolidavano il loro polo nel mondo del rap italiano contemporaneo. Inevitabile, dunque, il confronto con il duo intergenerazionale composto da Fedez e J-Ax. Interrogato sulla questione, Marracash aveva risposto così in un'intervista al Corriere: "Non sono rapportabili a noi. Basta guardare alle rime e agli artisti con cui collaborano per capire che sono una forma di pop, ma non scomoderei nemmeno nomi come Baglioni e Battisti, che si maschera da rap. Fedez è una macchina da guerra del business, glielo riconosco, ma il mio fare musica ha altri obiettivi". Guè Pequeno gli aveva fatto eco, rincarando la dose:

Io non voglio essere un politico, un attivista sociale o altro. Se invece hai la psicosi che ti fa vivere per il clic, sui social finisci col dire tutto e il contrario di tutto, preghi per Aleppo, preghi per i terremotati quando in realtà preghi per i soldi", chiudendosi con ‘osservazione che i rapper che vendono di più (come loro e Salmo) hanno difficoltà a trovare spazio in tv.

La guerra che era seguita, fatta di botta e risposta sui social, sembrava aver tracciato un solco incolmabile, che invece adesso viene sanato dalla tregua di San Siro. Dopo il 1 giugno torneranno nemici come prima?

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