Fedez contro Emis Killa: “Non so chi dei due è un infame”. La risposta: “Penso mi ami alla follia”
Siamo arrivati al secondo episodio dello scontro tra Fedez ed Emis Killa: il terreno di gioco è ancora il podcast Muschio Selvaggio, con la nuova puntata che ha ospitato Gigi D'Alessio e Luché. I due conduttori sono voluti ritornare sull'arresto di Shiva, le dinamiche delle aggressioni e del possesso d'arma di fuoco, ma soprattutto Fedez ha sottolineato, di nuovo, quanto la reazione del rap italiano all'arresto del giovane 22enne lo veda distante. In uno dei punti focali del podcast, Fedez ha anche accennato alla discussione nata con Emis Killa, riprendendo il filo che si era interrotto lo scorso 6 novembre: "Adesso ri-litigherò con lui (Emis Killa ndr). Ma nel momento in cui ci si spinge oltre, dicendo che Shiva è nelle grinfie dello stato, o vittimizzarlo, non è eccessivo?".
Fedez, in alcuni passaggi successivi del podcast, riprende la parola, chiarendo anche la sua posizione sulle dinamiche con Emis Killa: "Io l’altra volta ho tirato fuori un commento pubblico fatto da Emis Killa, dove diceva che Shiva è nelle grinfie dello stato e mi son permesso di dire che nelle grinfie dello stato è Julian Assange e non Shiva". Ciò che sembra aver offeso Fedez nelle parole di Emis Killa dello scorso 6 novembre, sia stata proprio l'accusa di "infame", legata all'emoji del poliziotto: "Puoi essere dispiaciuto per un tuo amico, però darmi dell’infame con l’emoji del poliziotto e poi dire cose private mie dei tuoi amici… Io ho commentato Emis Killa pubblico, mentre tu hai commentato cose private. Non so chi dei due sarebbe l’infame. Chiusa parentesi".
Fedez, in precedenza, ha sottolineato come l'espressione della solidarietà da parte della scena sia "la cosa meno preoccupante", ma che una narrazione che vittimizzi Shiva andrebbe a ripercuotersi poi su una possibile escalation di violenza tra i più giovani interpreti: "Tramite le comunicazioni pubbliche della scena, con alcune dichiarazioni un po’ fumose che possono essere male interpretate, la sensazione è che sia passato per vittima. Questa cosa non è un po’ pericolosa per voi? La cosa che mi preoccupa più in generale è che se tu scena rap dia per scontato che questa cosa faccia parte del gioco, entro un anno, ci scappa il morto. Lo dico da due anni che ci scappa il morto. Dobbiamo arrivare a questo?". È arrivata poi, nelle scorse ore, anche la risposta di Emis Killa sul suo profilo Instagram: "Non riesce proprio a non menzionarmi. Penso mi ami alla follia a questo punto".