Fabrizio Moro: la droga mi ha salvato
E’ da poco diventato padre il cantautore Fabrizio Moro che proprio in questi giorni è impegnato con la 60esima edizione del Festival di Sanremo, anche se proprio ieri sera, durante la quarta serata del festival della canzone italiana, è stato eliminato.
Qualche giorno fa Moro ha rilasciato un’intervista a “Vero” nella quale si è confessato parlando del suo passato e dall’uso di stupefacenti che assumeva da ragazzino:
A diciotto o forse diciannove anni. Cominciai a prendere ecstasy, pillole che mi illudevano di essere più sveglio e più forte. Ora so che sono una schifezza e che fanno male. Ero un debole, un incosciente.
E’ durato sei o sette anni. E c’è di peggio. Allo stesso tempo abusavo anche dell'alcol. Eppure, allora già cantavo a livello amatoriale e passare per un "cantante maledetto" stupidamente non mi dispiaceva”.
Un giorno mi sono guardato allo specchio e di fronte a me ho visto il fantasma di me stesso. Mi sentivo debole, sempre più debole. Con un barlume di coscienza sono andato dal medico, che mi ha subito prescritto analisi approfondite.
I risultati mi hanno spaventato: i valori erano tutti sballati, il mio fisico si stava distruggendo. A quel punto ho detto a me stesso: "O cambi, o muori". Ho avuto paura, paura di morire”.
Sono stato un uomo fortunato, molto fortunato. Avevo tra le mani una grande passione, una passione più grande di tutto, nella quale annullarmi e che mi faceva sentire vivo, a tratti forte: la musica. E mi sono appigliato a quella.
Nonostante sia stato eliminato dalla gara sanremese il suo pezzo “Non è una canzone” è tra i brani di Sanremo più trasmessi alle radio. Il pezzo che è molto energico è un vero e proprio inno alla libertà.
Antonella Pitaniello