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Fabrizio Moro intervistato al Festival di Sanremo: critico e sereno canta il bisogno di libertà

Fabrizio Moro si presenta al suo quarto Sanremo cresciuto e sereno ma sempre diretto, deciso e attento alle piccole grandi problematiche.
A cura di Fanpage Admin
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Sono passati dieci anni da quel Festival di Sanremo dove Fabrizio si presentò con Un giorno senza fine. Ora arriva sul palco dell’Ariston più sereno e maturo. E’ diventato padre e inneggia alla libertà. Quella vera. La libertà che tutti dovrebbero avere a partire dal lavoro che si fa. Per Fabrizio Moro

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  la libertà è fare il lavoro che si ama ed essere al di fuori degli stereotipi.

 

Com’è l’esperienza  sanremese per te quest’anno?

L’ esperienza è positiva anche perché ho potuto interpretare il pezzo, Non è una canzone con la mia band.

Nel 2000 sei approdato a Sanremo. Quanto sei cresciuto da allora musicalmente?

Più che musicale c’è stata una crescita umana. Ho acquisito esperienza, è nato mio figlio e sono sereno. Questo traspare dalle mie canzoni attuali.

Pensi che la libertà esista davvero? Da cosa dovresti liberarti per essere davvero libero?

La libertà per me può essere espressa in tanti modi. In particolar modo riuscire a fare il lavoro che ami è libertà.

La tua canzone è allo stesso tempo sofferente e ironica. Parla di liberta quasi comprata a caro prezzo…

E’ uno sfogo, una manifestazione di voglia di prendere in mano la mia vita e svincolarla dagli stereotipi che il sistema mi impone.

Che vuoi dire con il passo “sono condannato all’evasione fiscale”?

Quando mi trovo a pagare il 42% di tasse l’anno e faccio fatica a fare tutto ed andare avanti questo 42% lo do poco volentieri, ma sono costretto. Lo stato ci dovrebbe aiutare di più.

Cosa dici a chi oggi critica il tuo la la la la?

Che rispondo …. non lo so! Non leggo mai la rassegna stampa. Leggerò tutto lunedì prossimo. Chi critica il mio la la la ha critica pure Pensa ed  Eppure mi hai cambiato la vita … ma il parere del popolo è più importante.

Dal punto di vista delle sonorità il tuo nuovo disco com’è?

Molto è registrato in presa diretta con chitarra acustica e ho avuto tempo e possibilità di sperimentare anche molto lo stile grunge ed i fiati.

Ilaria Berlingeri

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