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Fabrizio Bosso: “Grazie a Chet Baker ho imparato a fare musica col cuore”

Fabrizio Bosso è senza dubbio uno dei migliori trombettisti del nostro paese. Ieri sera, in occasione del Roma Jazz Festival, ha omaggiato Chet Baker. Fanpage lo ha intervistato poco prima dello spettacolo.
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Fabrizio Bosso è stato il protagonista della serata di ieri sera del Roma Jazz Festival. Il trombettista ha omaggiato Chet Baker in uno spettacolo che l'ha visto esibirsi al fianco del pianista italo-inglese Julian Mazzariello e all’attore Massimo Popolizio.

Ai microfoni di Fanpage, nell'intervista che potete vedere per intero nel video sopra, Bosso ha parlato del suo approccio a Baker: "Chet è un trombettista che ho scoperto più da grande. Da piccolo ero più attirato da trombettisti più funambolici tipo Clifford Brown, Dizzie Gillespie, Kenny Dorham, però quando ho scoperto Chet, sicuramente ho iniziato a capire cosa significa fare musica col cuore" dice il trombettista italiano, eletto uno dei migliori del nostro paese, che continua: "Lui era un poeta, cantava, suonava… riusciva a trasmettere molto con un range ristretto dello strumento. È stato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi".

Ma Bosso ha anche altri progetti per le mani, non solo lo spettacolo su Baker che cercherà, ha detto, di portare ancora in giro. A breve, infatti, uscirà il suo nuovo album "Purple" che "è il proseguimento di un progetto che ho messo su circa due tre anni fa con Alberto Marsico e Alessandro Minetto. È un tributo ai brani gospel, infatti il trio si chiama ‘Spiritual'. Sono, insomma, brani gospel rivisitati in chiave soul jazz".

Il trombettista ha parlato anche dello stato dell'arte che nonostante la crisi, di spazi e soldi, bisogna cercare di portare avanti al meglio: "Bisogna continuare ad essere sempre fiduciosi e portare avanti la propria musica e non lasciarsi andare. Non potranno mai finire la musica e l'arte, ci saranno sicuramente problemi, certo, ma senza finirebbe tutto".

Il Roma Jazz Festival prosegue questa sera con uno spettacolo da non perdere. Al Lanificio 159, infatti, sbarca il rapper e beatboxer Napoleon Maddox che si esibirà assieme al suo gruppo "Is What?" composto da Erik Sevret (sax tenore, EFX), Dave Kane (contrabbasso) e 
Hamid Drake (batteria). Potrete assistere, stasera, allo spettacolo di uno dei gruppi improvvisativi più importanti della scena musicale contemporanea che alterneranno all'improvvisazione il jazz e il rap creando un ponte tra due generi che hanno più punti in comune di quello che si possa immaginare.

Intervista di Diletta Parlangeli

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