Erica Mou va “Contro le onde” e fa un grande disco

Nel 2012 è stata una piacevole sorpresa, una voce dolce e genuina, ascoltata tra le giovani proposte del Festival di Sanremo con Nella Vasca da Bagno del Tempo. Uscì "E", un buon album, portatore sano di quella leggiadria con il quale la giovanissima cantautrice di Bisceglie (parliamo di una classe '90) si è presentata alla kermesse dei fiori. Erica Mou, adesso esce con "Contro le onde", disponibile negli store classici e in quelli digitali, ma anche in streaming tra Spotify, Rdio e Deezer. Il mood è a metà strada tra la dolcezza di una confessione intima del proprio percorso di crescita e un pop cantautorale ben definito e preciso, senza imitazioni ma con chiari riferimenti bene in vista. Un disco che vede la presenza di Boosta alla produzione, si avverte soprattutto in alcuni espriementi quasi synth pop come in Mentre mi baci (scena madre), oppure il rock straniante alla Wilco di Dove cadono i fulmini.

"Contro le onde" è un disco che racconta, che usa uno stile disincantato e che si lascia ascoltare senza problemi una seconda, una terza ed una quarta volta ancora. Canzoni anche istantanee come Romanzo Storico, geniali come Mettiti la maschera e cinematografiche come Il genio. In passato è stata paragonata a Bjork, lo trovo ingiusto e forse scontato. Non è più ammissibile accostare ogni grande artista che spunta fuori a sorpresa, all'artista islandese. Quante italiane conoscete, ad oggi, che hanno ricevuto il paragone all'autrice di Hyperballad? Erica Mou è un compromesso tra generi, rock, synth pop ed un pizzico di elettronica, da questo "Contro le onde". E' un grandissimo disco, da ascoltare senza stancarsi mai.