Elodie sul rapporto con Emma: “Mi ha dato tanto, ci vuole tempo per risanare le ferite”
La rottura tra Elodie e Francesca Savini, manager di Emma, qualche mese fa, fece molto discutere nell'ambiente, sia perché arrivò contemporaneamente all'annullamento della prima data live dell'ex finalista di Amici, sia per la frattura che avrebbe segnato tra lei e la cantante pugliese, che dopo averla diretta nel programma di Maria De Filippi l'aveva presa sotto la sua ala protettrice, facendole aprire i suoi live e, tra le altre cose, scrivendole parte del testo che Elodie avrebbe portato al Festival di Sanremo. E stando a quanto dichiarato dall'autrice di "Tutta colpa mia", è stato proprio il palco dell'Ariston a segnare uno spartiacque nella sua vita artistica e, chissà, forse a farle scegliere di affidarsi alle mani di Fabrizio Giannini, manager di Tiziano Ferro.
Il cambiamento dopo il Festival di Sanremo
Dopo un primo momento in cui Emma l'ha aiutata a prendere le misure del mondo in cui stava entrando, Elodie ha capito che era arrivato il momento di tentare la carta solitaria, come ha raccontato in un incontro col pubblico al festival di Barolo Collisioni:
In quel momento avevo bisogno di una come lei, sono sempre stata una molto dura, ma in quel momento ero morbida, volubile, cambiavo in continuazione, avevo bisogno di una persona che mi dicesse cosa fare mi serviva. Emma mi ha aiutato a credere in me. Dopo Sanremo ho capito che era il momento di fare le cose a modo mio. Quando hai una persona molto forte accanto è difficile dire la propria, ma non perché l'altra persona non ti dia la possibilità… È importante saper stare al proprio posto e in quel momento pensavo fosse giusto così, poi dopo Sanremo ho pensato che potevo volare con le mie ali.
Il senso di colpa per la separazione
Sono soprattutto parole di stima quelle che Elodie riserva a Emma, come quando parla della sua tenacia: "Ha una tenacia che ho visto in poche persone in tutta la mia vita. Lei è una persona che quando crede in una cosa poi ci arriva. Io sono molto surrealista e guardo tutto in modo più pessimista. Vedere una persona che crede in una cosa è la fa non è da tutti". Il distacco, comunque non è stato semplice, benché ci siano volute "solo" due settimane per capire che era arrivato il momento di cambiare strada: "Mi sono sentita in colpa è normale, perché quando una persona ti dà tanto dici ‘Ma è al cosa giusta?', ‘Mi sto comportando male?', ‘Sono un'ingrata?'", per poi chiudere con la speranza che tutte le divergenze possano appianarsi: "È giusto che le persone siano libere e facciano il proprio percorso. Poi quando i rapporti sono sinceri restano sinceri nel tempo, anche se ci vuole tempo prima che le ferite vengano risanate".
