Elodie: “Spingo sulla sensualità ma è un alter ego, resto una persona fragile”
La sua "Bagno a mezzanotte" imperversa da giorni, nelle orecchie e negli occhi. Perché il successo dell'ultimo singolo di Elodie è un connubio del funzionamento di due meccanismi, quello musicale e quello visivo. In questo caso particolare la miscela fa esplodere definitivamente – qualora non fosse ancora chiaro – tutta la sensualità dell'artista. Il video, diretto dai Manetti Bros, si è trasformato nel materiale perfetto per i meme su Tik Tok e consacra la carica seduttiva dell'artista romana, che ha fatto di questo elemento un tratto distintivo di questa fase della sua carriera, dimostrando di saper maneggiare con naturalezza e una certa leggerezza un fattore spesso scivoloso e posto in antitesi all'elemento artistico.
"Gioco molto sulla mia fisicità"
Un tema con cui Elodie si è confrontata in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui parla appunto del rapporto con il suo corpo: "È evidente che io sono una delle artiste italiane che gioca di più sulla fisicità, anche sulla sensualità". L'artista ci tiene però a precisare che si tratta di una scelta mirata, non di una trasposizione di ciò che è tutti i giorni: "Spingo molto su quel linguaggio che non è il mio linguaggio quotidiano. Quello è il mio alter ego. Trattengo, quando il collegamento si spegne, resta l'immagine di una persona fragile e intensa".
"Ho detestato l'adolescenza"
Tra gli elementi cruciali dell'intervista c'è il suo passato, con il racconto di un'adolescenza durante la quale, anche in virtù di alcuni momenti complessi vissuti a livello familiare, si è sempre percepita grande, anche quando non lo era ancora: "Al liceo volevo solo diventare grande, ero stanca di essere adolescente. L'adolescenza non l'ho vissuta con rispetto, l'ho detestata moltissimo. A scuola ero rispettata perché ero molto attenta agli altri, molto protettiva anche nei confronti della classe, dei professori che amavo. Per un po' spaventavo perché ero molto aggressiva, ho sempre esposto i miei pensieri con molta veemenza. Diciamo che non lasciavo correre e le cose le dicevo in modo abbastanza diretto".
Da qui il rapporto con il proprio corpo e con la bellezza stessa, di cui Elodie pare sempre essere stata consapevole, al punto da andare in direzione contraria per un determinato periodo, soprattutto in relazione al suo stato emotivo:
La bellezza è molto legata al modo in cui mi sento come donna, a come cammino per strada, a quanto sono orgogliosa di me, quanto mi piaccio. Ci sono stati momenti in cui mi sono piaciuta molto: al liceo mi sentivo bellissima perché mi piacevo io, mi piaceva il mio carattere, mi sembrava di avere personalità e questo mi faceva sentire bella. Poi ho avuto momenti in cui sono stata più triste, a vent'anni, mi sono rasata, ho pensato che fossi troppo legata all'estetica, al voler sembrare bella e quindi ho cercato di spostare lo sguardo degli altri all'interno di me. Per alcuni anni mi sono disinteressata del mio aspetto. Ora invece lo curo molto, perché sono anche più equilibrata. Mi piaccio esteticamente perché mi piaccio anche io. Penso di essere una brava persona. E in più sono vanitosa, mi piace, in questo momento della mia vita. Mi diverte anche essere leggera.