Elodie contro il razzismo: “Le persone non sono pronte a vedere gente libera di essere quello che è”
Elodie Di Patrizi ormai è nota con il solo nome d'arte di Elodie. Classe 1990, è nata a Roma nella borgata di Quartaccio da padre italiano, al tempo artista di strada e prima forma di avvicinamento al concetto di arte, e madre francese creola originaria della Guadalupa, che invece era modella e cubista. Ed Elodie ha preso un po' di tutti e due quando, appena ventenne, si è trasferita a Lecce per lavorare nelle discoteche prima come cubista e poi come vocalist. Dopo essere stata eliminata nelle fasi iniziali di X Factor nel 2009, la successiva partecipazione ad Amici di Maria De Filippi è la svolta e le conferisce il secondo posto, con grande ritorno di pubblico e critica.
Le discriminazioni per il colore della pelle
Oggi Elodie è una cantante pop molto apprezzata e la sua vasta cultura musicale le ha permesso di attestarsi anche in un contesto musicale più ampio, fuori dalle logiche delle heavy rotation radiofoniche. Intervistata da Fanpage.it, la cantante ha parlato di come, sin dagli esordi, il colore della sua pelle abbia contaminato sia la vita sociale che, a volte, quella artistica:
Più di una volta ho subito discriminazioni, a partire dal fatto che mia madre è nera e a varie scelte fatte nella vita: io sono una donna libera e credo che tutti debbano scegliere in base a quello che sono o scelgono di essere e non avere paura degli altri. Purtroppo le persone non sono pronte a vedere gente libera di essere quello che è, ed è una cosa che non comprendo, perché non ce l'ho come forma mentis.
Il sessismo come prezzo per la sua indipendenza
Ma il razzismo non è stata l'unica ferita della sua vita, essendo Elodie anche una donna molto indipendente, che non ha mai voluto farsi carico dei giudizi della gente o del facile sessismo da bar: "Purtroppo anche con gli uomini ho avuto problemi: sono una donna indipendente, con un passato, con un certo modo di vedere le cose, quindi anche con gli uomini ho dovuto, ogni tanto, "combattere", spiegare che sono come loro".