Sanremo 2016, Elio e le storie tese cantano “Vincere l’odio” al festival
Mancano da tre anni dal palco del Festival di Sanremo 2016 ed Elio e Le Storie Tese non hanno perso occasione per tornarci con la canzone ‘Vincere l'odio', dopo avere sfiorato la vittoria nel 2013. Allora fu Marco Mengoni ad avere la meglio, costringendo per la seconda volta il gruppo fondato da Stefano Belisari a guardare dal basso il primo gradino del podio, dopo aver sfiorato la vittoria già nel 1996, quando si fecero notare dal pubblico nazionale con La Terra dei Cachi. Nel 2013 fu "La Canzone Mononota" a portarli vicini al successo, mentre oggi, nella seconda edizione targata Carlo Conti, il gruppo porta a Sanremo una canzone con un testo che è tipicamente affine ai tratti folli della tradizione testuale del gruppo, ricco di voli pindarici, salti tematici e accostamenti apparentemente inappropriati oltre che privi di senso. Come si sa, oltre al "trionfo di cazzeggio", come lo ha definito Federico Guglielmi, la cosa certa è che i pezzi di Elio e le Storie Tese un senso ce l'abbiano sempre. Naturalmente, come ogni volta, sarà l'esibizione stessa del gruppo ad avere molta importanza, per l'effetto sorpresa che Elio, Rocco Tanica e gli altri sono sempre stati in grado di suscitare.
La cover di Elio e le storie tese a Sanremo 2016: ‘Quinto ripensamento'
Per la serata cover del Festival di Sanremo 2016 la band non ha fatto a meno di riservare ai fan e al pubblico il solito effetto sorpresa, scegliendo un omaggio a Beethoven oltre che a un simbolo pop della cultura moderna come "La Febbre del sabato sera". Si tratta di "Quinto ripensamento" (versione italiana della 5a di Beethoven tratta dalla colonna sonora del film con John Travolta). Una scelta che pare molto affine a quanto gli Elii fecero a Sanremo nel 2008, quando non erano in gara, bensì responsabili dell'ultimo Dopofestival di Sanremo prima che quest'anno Leone e Conti decidessero di riportarlo in auge. In quell'occasione, come ciliegina sulla torta, nella serata finale di uno degli ultimi Sanremo di Baudo, eseguirono una versione pop/rock di "Largo al Factotum".
Sanremo 2016: il testo di Elio e le storie tese ‘Vincere l'odio'
Se mi guardi con quel sguardo dentro agli occhi
Io ti sfido a innamorarmi di te
Ma due occhi per sguardarsi sono pochi
Per amarci ce ne vuole almeno tre
Ce ne vogliono tre
Femminiello che vivi a Napoli
Coi problemi presenti a Napoli
Femminiello di una metropoli sul mare chiaro
Femminiello ma quanti ostacoli
Nel tuo cuore disperso a Napoli
Per fortuna che poi c’è il Napoli
Al San Paolo di Napoli
San Paolo, San Paolo, convertitoti nei pressi di Damasco
San Paolo, San Paolo, quante lettere scrivevi tu
San Paolo, San Paolo, ebreo ellenizzato di Tarso
San Paolo, San Paolo, per fortuna che il Signore ti è apparso
Perché tu perseguitavi i cristiani
E giustamente lui ti ha detto stop stop stop
Sto partendo con il treno per andare a Kathmandu
Dove ti sei trasferita per fondare una tv
Che trasmette televendite di vini calabresi
Che in Nepal vanno forte ma li fanno a Kathmandu
Quanto è bella la Calabria, quanto che sei bella tu
Tubero che mediti tranquillo sotto terra
Finché c’è una mano nerboruta che ti afferra
Tu dici «No no no », poi dici «Forse forse forse»
Poi ti lasci prendere
E ti abbandoni a questo mio pelapatate
Accompagnato dal tuo amico topinambur
Topinamburbera, sedicente burbera
Chi l’avrebbe detto, nascondevi un cuore d’oro
Sotto a quei 90 chili di burbera
Non cambiare mai burbera
Energumena, accarezzami lo stesso
Cantando questa canzone brutta
Brutta da cantare se vuoi
Sarà pure brutta però a me mi piace
Canzone brutta
Sarà capitato anche a voi
Di avere una canzone in testa
Brutta
Brutta.
E il messaggio che noi qui vogliam comunicar con questi ritornelli è:
Vincere l’odio