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Edoardo Vianello: “Riscrivere i Watussi? Bisognerebbe prima abbattere Piramidi e Colosseo”

Il cantante ha risposto al talk Quarta Repubblica nel merito dell’abbattimento dei simboli, statue e canzoni basate su temi e questione non più in linea con il sentire comune. Come la sua “I Watussi” con i riferimenti chiari ai negri e una visione dispregiativa dell’etnia Tutsi. Lui ha le idee chiare: “Si tratta di un patrimonio dell’umanità. Se l’avessi scritta oggi probabilmente mi sarei attenuto politicamente corretto”.
A cura di Andrea Parrella
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Contestualizzare è una parola fortemente utilizzata nelle ultime settimane, visto il tema sempre più preminente dei simboli culturali da abbattere perché non più in sintonia con il tempo che stiamo vivendo. Alla questione si è aggiunto, nelle scorse ore, il parere di Edoardo Vianello, cantante noto per decine di successi, tra i quali i Watussi. La canzone, che fa riferimento all'etnia Tutsi e parla esplicitamente di negri, ha dei contenuti che sarebbero evidentemente ritenuti intollerabili per non dire parossistici se venissero proposti oggi.

Ma Vianello, che quella canzone l'ha pubblicata nel 1963, rispondendo alle domande di Quarta Repubblica, definisce quella canzone un patrimonio dell'umanità e afferma che non ne cambierebbe mai il testo: "Quando la scrissi usai le nozioni che mi avevano insegnato a scuola. Cambiare il testo della canzone? Si tratta di un patrimonio dell'umanità, prima bisognerebbe abbattere le Piramidi e il Colosseo… Se l'avessi scritta oggi probabilmente mi sarei attenuto politicamente corretto".

Perché l'ipotesi di cambiare il testo de I Watussi?

La scia di contestazioni nata dalla vicenda dell'omicidio di George Floyd, ha pervaso i più impensabili ambiti di discussione, portando al filone iconoclasta che negli ultimi giorni ha portato al centro della discussione pubblica il tema della distruzione di simboli e monumenti del passato inadatti al sentire comune contemporaneo. Dalla distruzione di monumenti alla sospensione di film come Via col Vento, passando per la commercializzazione di prodotti dolciari come i "moretti", fino alla statua di Indro Montanelli nuovamente imbrattata per la rievocata vicenda del matrimonio con una bambina eritrea di 12 anni che ha diviso l'opinione pubblica. La questione Vianello si innesta in questa discussione sulla rimozione dei simboli proprio per il carattere anacronistico di un testo che è scritto in un'epoca nella quale l'utilizzo di certe parole e un certo modo di pensare erano dilaganti.

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