Eddie Munson di Stranger Things 4 è un omaggio a Eddie Vedder: ecco perché
Gli ultimi due episodi di Stranger Things 4 hanno lasciato per strada alcuni personaggi molto importanti, che noi qui non vi riveleremo – ma per questo, vi rimandiamo a un pezzo pieno di spoiler sul finale della quarta stagione della serie tv Netflix. Tra i personaggi più amati della serie diretta dai Duffer Brothers c'è Eddie Munson.
Perché Eddie Munson è così amato
Forse per il suo look da metallaro, forse per il suo fascino da bello e dannato, il personaggio interpretato da Joseph Quinn – che ha di fatto esordito nella quarta stagione – è risultato essere il più amato: "Il successo deriva dai suoi capelli", ha dichiarato l'attore in una intervista a The Guardian. I capelli, ovviamente, sono una citazione al look dei metallari e della Seattle del grunge. Il personaggio di Eddie Munson, infatti, si ispira a quello di Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam. Ecco perché si chiama così.
La storia che ha ispirato il personaggio di Eddie Munson
Il personaggio di Eddie Munson si basa sulla storia vera di Damien Echols, uno dei membri di un gruppo di nerd chiamato "West Memphis Three" (nella serie è il leader dell'Hellfire Club). Il 5 maggio 1993 tre amici scompaiono dal loro quartiere a West Memphis nell'Arkansans. I loro nomi: Steven Branch, Michael Moore e Christopher Byers. Il giorno dopo furono trovati morti, spogliati e torturati, in un torrente. Tutti i sospetti, proprio come accade nella serie tv, sono subito caduti su Damien Echols a causa del suo amore per le band metal e per il suo look da metal gothic. Inoltre, il ragazzo era già noto alle forze dell'ordine e aveva dei problemi di salute mentale, accertati da specialisti.
Nonostante non ci siano mai state prove schiaccianti, Damien Echols ha continuato a scontare l'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale ed è stato inoltre condannato a morte. L'opinione pubblica non chiedeva altro. D'altronde in quegli anni si era scatenato il "satanic panic", che considerava tutti i ‘non conformi' come adoratori del diavolo. E qui entra in gioco Eddie Vedder, tra i primi sostenitori che hanno appoggiato Damien Echols (e i due compagni imputati con lui) sostenendo anche economicamente la loro difesa. Quella stessa America che nel 1993 colpevolizzò i ragazzi sulla base del loro aspetto – capelli lunghi, precedenti penali, amore per l'heavy metal – nel 2010 ha dovuto accettare l'assoluzione in un processo che ha dimostrato la loro innocenza per mancanza di prove.