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È morto Toni Santagata, era l’autore di Quant’è bello lu primm’ammore censurata dalla Rai

Santagata, nome d’arte di Antonio Morese, è morto all’età di 85 anni. La sua canzone più celebre fu oggetto della censura decennale della Rai: “Parlava di troppe corna”, aveva spiegato lui.
A cura di Andrea Parrella
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Addio a Toni Santagata, cantautore e cabarettista pugliese noto soprattutto per canzoni come Quant'è bello lu primm'ammore, La zita, Li strascenete. Negli anni di maggiore successo è stato protagonista dell'Embassy, uno dei luoghi di culto e simbolo della cosiddetta Dolce Vita romana. Censurato dalla Rai negli anni Sessanta proprio per Quant'è bello lu primm'ammore, Santagata è stato celebre anche per aver omaggiato Totò con una canzone dal titolo Carissimo Totò. Santagata, nome d'arte di Antonio Morese, è morto all'età di 85 anni, ne avrebbe compiuti 86 il prossimo 9 dicembre.

La censura della Rai per 10 anni

La sua canzone, Quant'è bello lu primm'ammore, è rappresentativo della carriera di Santagata anche per la censura del disco che la conteneva. Era il 1964 quando veniva pubblicata Quant’è bello lu primm’ammore come retro del singolo Miezz’a la piazza, ma il disco viene subito censurato dalla Rai  per il reiterato riferimento al tema delle corna, in contrasto con i valori che la Tv di Stato voleva evidentemente sostenere. Dopo dieci anni la Rai lo richiamò per Canzonissima: "Mi vendicai chiedendo di cantare quella canzone che mi avevano censurato – aveva raccontato in un'intervista al Giornale – inizialmente dissero di no. Poi accettarono, chiedendo di ridurre il numero della parola corna da quattro a due". Quell'edizione di Canzonissima, alla fine, Santagata la vinse.

La scomparsa precoce del figlio a 50 anni

Di recente, ospite a A “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone, Toni Santagata aveva parlato del dolore per la morte precoce del figlio, Francesco Saverio, avvenuta nell’agosto 2020, per una malattia improvvisa, a soli 50 anni. In quel periodo, nonostante la pandemia di Covid, Santagata aveva subìto una delicata operazione chirurgica e aveva raccontato: “mi stava curando lui: avevo avuto un’operazione difficilissima, ringrazio ancora i dottori del Gemelli che mi hanno salvato. Lui mi stava sempre vicino, mi sorreggeva con le sue manone, erano avvolgenti”.

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