È morto Otello Profazio, ha scritto la storia della canzone folk italiana
È morto la scorsa notte a 88 anni il cantante folk calabrese Otello Profazio, uno dei folksinger e cantastorie italiani più noti, vincitore, tra le altre cose, del Premio Tenco e unico arrtista folk ad aver venduto un milione di copie con un singolo disco. Profazio è un nome che, sebbene forse non sia noto a livello nazionale, ha scritto pagine importanti nella Storia della Cultura popolare italiana, grazie alla sua enorme ricerca nelle radici e nelle tradizioni del Sud Italia, che cercava di raccontare e attraversare quanto più possibile. E le sue opere sono state anche rilanciate, qualche anno fa da quello che considerava il suo erede, ovvero Peppe Voltarelli.
Profazio, che era di Rende, in provincia di Cosenza, e viveva a Pellaro, in provincia di Reggio Calabria, è morto all'ospedale del capoluogo calabrese. IL cantante, stando a quanto scrive l'Ansa, "soffriva da tempo di patologie cardiache e due giorni fa era stato ricoverato nel "Grande ospedale metropolitano". Il ricovero in ospedale era avvenuto quando le condizioni dell'artista erano già gravi, continua l'Ansa, che racconta del successo dell'album "Qua si campa d'aria" che ha venduto molto, qualcuno arriva a spingersi al milione, di certo era un pilastro della canzone popolare italiana, di cui ripescava canti tradizionali, traduceva le poesie di Ignazio Buttitta e aveva anche un buon riscontro all'estero.
Nel 2016 fu premiato col Premio Tenco, assegnato "a uno o più grandi artisti di livello mondiale che si siano particolarmente distinti nel corso della carriera, e che partecipano alla Rassegna con un breve concerto." come si legge sul sito della rassegna. Quello stesso anno a vincere la targa Tenco come miglior album interprete fu l'omaggio che gli fece proprio Peppe Voltarelli con l'album "Voltarelli canta Profazio". Il suo ultimo album, "La storia", è stato pubblicato nel 2018 dall'editore Squi[libri] e veniva descritto come una "Ballata consolatoria del popolo rosso e altre storie".