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È morto Massimo Villa, musicista e conduttore radiofonico. Finardi: “Sei stato un grande amico”

Massimo Villa è morto a 72 anni. Il musicista e conduttore radiofonico viveva da tempo in Portogallo. Fece parte della band Stormy Six. Eugenio Finardi lo ha ricordato con affetto e commozione. Fu Villa a produrre il suo primo album ‘Non gettate alcun oggetto dai finestrini’: “Sei stato un grande amico”
A cura di Daniela Seclì
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È morto a 72 anni, Massimo Villa. Il musicista e conduttore radiofonico, si è spento in Portogallo, Paese in cui si era trasferito da alcuni anni. Tra coloro che lo hanno ricordato con commozione e affetto, anche l'artista Eugenio Finardi. In un post pubblicato su Facebook, il cantautore gli ha dato l'ultimo saluto:

"Addio Massimo, sei stato un ganglio fondamentale che ha fatto incontrare i personaggi più importanti di un’era creativa senza pari. Mi hai insegnato a fare Radio a ‘Per Voi Giovani', hai prodotto il mio primo LP, ma soprattutto sei stato un grande amico. Grazie".

La carriera di Massimo Villa

Massimo Villa aveva dedicato la sua vita alla musica. Negli anni '70, fece parte del gruppo Stormy Six, in cui sostituì Claudio Rocchi. Con loro, contribuì alla realizzazione dei singoli Alice nel vento, Il venditore di fumo, Rossella e Leone. Sempre in quegli anni, il gruppo partecipò anche alla propaganda elettorale del PCI. Massimo Villa, inoltre, si occupò della conduzione di diversi programmi radiofonici anche per la Rai. Ricordiamo quello già citato da Finardi nel suo post, ovvero ‘Per voi giovani', ma anche ‘Un certo discorso' e ‘Popoff'. Nel corso della sua carriera, si occupò anche della direzione di Videomusic. Anche in Portogallo ha continuato a condurre programmi radiofonici.

Il ricordo di Eugenio Finardi

Eugenio Finardi ha ricordato quanto sia stata importante per lui la figura, l'esperienza e il talento di Massimo Villa. Oltre a insegnargli tanto come musicista, fu proprio Villa a produrre il suo primo album Non gettate alcun oggetto dai finestrini. Su LaStampa.it, l'artista ha dichiarato:

“Massimo era il personaggio centrale della Milano musicale, è stato lui che ha introdotto tutti noi all’ascolto di Miles Davis, dei Weather Report e di tutta la “fusion” che ha influenzato i nostri dischi. […] Nel 1980, dopo i successi di Extraterrestre e Musica Ribelle, mi sentivo abbattuto e demoralizzato. Mi sembrava che la musica, con l’arrivo del punk, si fosse involgarita e che non ci fosse più niente da dire. Lo confidai a Massimo, che poco dopo si presentò a casa mia con una pila di dischi, saranno stati almeno una ventina. Tutti capolavori. Remain In Light dei Talking Heads, London Calling dei Clash, i Police, la new wave più di classe, il post punk di valore. Mi disse: ascolta questi. Vedrai che c’è ancora musica”.

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