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È morto l’ex carceriere di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi, vittima di un incidente stradale

Salvatore Vargiu è stato tra i responsabili del sequestro di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi, nel ’79 in Sardegna. Dopo 117 giorni di trattative venne chiesto un riscatto di 550 milioni di lire. Vargiu fu condannato a 25 anni di carcere. È morto a 82 anni in un incidente stradale.
A cura di Giulia Turco
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Salvatore Vargiu, anche noto come "Trava", è stato uno dei carcerieri responsabili del sequestro di Fabrizio De Andrè insieme alla sua compagna e cantante Dori Ghezzi del 1979. Scontò 25 anni di carcere, per poi tornare in libertà pur continuando ad avere problemi con la giustizia. È morto a 82 anni, vittima di un incidente stradale.

Salvatore Vargiu vittima di un incidente stradale

Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri della Compagnia di Ozieri, l’uomo di 88 anni stava percorrendo la statale 389, in Sardegna, che porta nello specifico da Pattada a Buddusò. È all’uscita di una curva che Vargiu avrebbe perso il controllo dell’auto, che è uscita di strada ribaltandosi. Immediato l’intervento dei soccorsi, che tuttavia non sono riusciti a rianimarlo. L'uomo sarebbe morto sul colpo.

Il sequestro di De Andrè nel 1979 in Sardegna

Salvatore Vargiu è stato uno dei responsabili del sequestro di Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi, rapiti nel 1979 in Sardegna, che in seguito avrebbero dato l'assenso alla sua richiesta di Grazia. Il sequestro durò 117 giorni: il cantautore genovese in seguito avrebbe cantato del luogo di prigionia ribattezzandolo come Hotel Supramonte, nel suo album decimo L'Indiano. Dopo lunghe trattative, il riscatto per la liberazione di De Andrè e della compagna venne fissato a 550 milioni di lire, oltre ad altri 50 milioni che vennero chiesti al momento del rilascio della coppia.

Salvatore Vargiu è stato in seguito condannato a 25 anni di carcere per il sequestro, ma dopo averli scontati ed essere ritornato in libertà, si è trovato ancora una volta ad avere problemi con la giustizia. Nel 2013 infatti, a 73 anni, era stato nuovamente condannato per furto di mangimi, nulla a che fare con il suo passato da sequestratore. Un reato, quest’ultimo, che gli era costato 5 mesi di reclusione. 

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