È morto Colin Burgess, primo batterista degli AC/DC, il ricordo della band: “Fu molto rispettato”
È morto a 77 anni il batterista Colin Burgess, che fu membro originale degli AC/DC che, sulle loro pagine social, hanno confermato la notizia, postando una foto del musicista, ricordandolo proprio come il loro primo batterista, anche se non ebbe una lunga carriera con loro. Il musicista, infatti, resistette pochi mesi nella band, da cui fu cacciato per essersi presentato ubriaco sul palco. Nonostante ciò, la band ci ha tenuto a ricordarlo e rendergli un ultimo saluto: "Siamo molto tristi nell'apprendere della scomparsa di Colin Burgess. È stato il nostro primo batterista e un musicista molto rispettato. Abbiamo tanti ricordi felici, rock in peace Colin".
La carriera di Burgess con la band – che nella sua carriera ha scritto canzoni come "Highway to Hell", "Back in Black" e "Hells Bells" – cominciò nel novembre del 1973, quando i fratelli Angus e Malcolm Young deciero di mettere su una band, chiamandolo assieme anche al bassista Larry Van Kriedt e al cantante Dave Evans, che pure ebbe vita breve nella band. La presenza del batterista negli AC/DC, però, durò poche settimane, visto che già a febbraio 1974 fu cacciato con l'accusa di essersi ubriacato sul palco e da quel momento si susseguirono una serie di batteristi che, comunque, lo riportò nella band per qualche settimana nel 1975, per sostituire Phil Rudd che si era ferito alla mano durante una rissa a Melbourne.
Burgess si sarebbe giustificato, successivamente, spiegando che qualcuno aveva corretto il suo drink. La sua carriera proseguì, comunque, quando col fratello Denny formò la band pop rock His Majesty che successivamente diventò Good Time Charlie con l'aggiunta di un nuovo chitarrista, John Botica. La band ebbe un discreto successo in Asia e registrò un unico album "Adults Only", prodotto da John Robinson, ex chitarrista degli australiani Blackfeather, come si legge su Wikipedia, mentre successivamente suonarono nei The Burgess Brothers Band. Burgess è stato inserito, nel 1998, nella Australian Recording Industry Association Hall of Fame.