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È morto Coco Schumann, il jazzista tedesco sopravvissuto ai campi di concentramento

Si è spento Heinz Jakob Schumann detto Coco. Il chitarrista tedesco apprezzato dalla scena jazz e swing aveva 93 anni. Durante la Seconda Guerra Mondiale era stato deportato nei campi di concentramento. Anche in quei luoghi di dolore e morte, la musica non lo aveva abbandonato.
A cura di Daniela Seclì
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Si è spento il chitarrista tedesco Heinz Jakob Schumann detto Coco, apprezzato artista della scena jazz e swing. A dare la notizia è stata la sua etichetta discografica Trikont. Il decesso è avvenuto domenica 28 gennaio a Berlino. Schumann era sopravvissuto ai campi di concentramento.

La vita di Coco Schumann prima dell'Olocausto

La passione per la musica ha caratterizzato gran parte della vita di Coco Schumann. Nel 1930, infatti, l'artista si guadagnava da vivere suonando il jazz e lo swing a Berlino. Era un musicista molto apprezzato e pian piano era riuscito a farsi conoscere e ad emergere in uno scenario ricco di giovani artisti.

La deportazione e il ritorno alla musica

Nel 1943, la sua vita cambiò in modo drammatico. Coco Schumann, infatti, venne arrestato dai nazisti semplicemente perché sua madre era ebrea. L'uomo venne deportato nel campo di concentramento di Theresienstadt. Anche in quel contesto doloroso e drammatico, la musica rappresentò la sua ancora di salvezza. Al musicista, infatti, venne permesso di suonare nella band “Ghetto Swingers”. Nel 1944 venne trasferito ad Auschwitz. La sua musica continuò ad accompagnarlo. Le guardie chiedevano di essere intrattenute dalle sue melodie. Non appena la Seconda Guerra Mondiale terminò, Schumann – dopo alcuni anni trascorsi in Australia – tornò a Berlino. Con caparbietà si rimise a suonare, ricostruendo mattone dopo mattone la sua carriera.

Il ricordo dei suoi discografici

In un lungo post pubblicato sui social, la sua etichetta discografica ha voluto ricordare le qualità umane dell'artista. Coco Schumann, infatti, riusciva a incantare il pubblico non solo con il suo talento e lo straordinario senso del ritmo, ma anche "con il suo umorismo e con il calore umano". I suoi discografici si sono detti orgogliosi di aver fatto parte del suo percorso.

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