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È morta Irene Vioni, voce della sigla “fisarmonica” di Lupin III

Per il pubblico affezionato al cartone animato, Irene Vioni è stata la prima voce iconica di Lupin III, che cantò la versione della sigla uscita nel 1981 e ricordata dai più come la “sigla fisarmonica”. Il testo fu scritto da Franco Migliacci. “Non avrei mai creduto nel 1981 che questo brano potesse diventare così famoso”, avrebbe raccontato in seguito la cantante, morta a 78 anni a Correggio, a causa di una malattia contro la quale lottava da tempo.
A cura di Giulia Turco
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È morta Irene Vioni, cantante emiliana anni ‘80 diventata famosa anche al pubblico della tv per essere stata la voce dell’iconica sigla di Lupin III, scritta da Franco Migliacci. Con una lunga carriera nelle orchestre di liscio e musica folk, aveva 78 anni e ha dedicato la sua intera carriera alla musica, iniziando insieme a Gianni Morandi chiamata dal talent scout  Bruno Taschini. Da tempo lottava contro una malattia, si è spenta all’ospedale di Correggio.

La carriera di Irene Vioni

Irene Vioni è stata la voce storica dell’orchestra Castellina – Pasi, distinguendosi già a partire dagli anni ‘60 come una delle voci iconiche del panorama musicale folk, del liscio e del tango, del quale fu definita spesso “la regina”. Sempre negli anni ‘60 ha vinto il ‘Disco d’oro’, un concorso musicale reggiano al quale hanno preso parte artisti come Gianni Morandi, Orietta Berti e Iva Zanicchi. Nel ‘66 ha partecipato al Festival di Castrocaro arrivando alla finalissima. "Addio a Irene Vioni, cantante storica dell'orchestra Castellina Pasi e mitica voce della sigla di Lupin", ha fatto sapere il conduttore Luca Alberici, "è stato un privilegio conoscerla e avere la sua stima".

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Irene Vioni voce della “sigla fisarmonica” di Lupin

Per il pubblico affezionato al cartone animato, Irene Vioni è stata la prima voce iconica di Lupin III, che cantò la versione della sigla uscita nel 1981 e ricordata dai più come la “sigla fisarmonica”. Il testo fu scritto da Franco Migliacci, autore di “Volare” di Domenico Modugno e “Non son degno di te” di Gianni Morandi. “Ci venne chiesto di registrare il brano di Migliacci e Micalizzi. Pensarono a Castellina – Pasi e io venni coinvolta come cantante di quell’orchestra”,  ha raccontato in un’intervista. “A Forlì con la base musicale imparai bene l’interpretazione. Non avrei mai creduto nel 1981 che questo brano potesse diventare così famoso”.

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