Divelta e saccheggiata la tomba di Rino Gaetano al cimitero del Verano
Un vandalo, o forse più di uno, ha divelto la tomba dove riposa Rino Gaetano, al cimitero del Verano di Roma, con un attrezzo da carpentiere, riuscendo a rubare la chitarra in marmo, fedele riproduzione di quella che usava il cantautore e fatta commissionare dalla sorella Anna. Lo strumento-opera fu realizzata da un'artista, al quale venne chiesto di ispirarsi al famoso ukulele che il cantautore di Crotone sfoggiò in occasione del Festival di Sanremo 1979.
Portato via anche un quaderno di frasi e pensieri dedicati all'artista, c'è sgomento adesso tra i fan, sempre tantissimi a fare capolino sulla tomba di un artista mai dimenticato, idolo anche di nuove generazioni, Adesso c'è un nuovo quaderno, mentre sarà impossibile sostituire l'opera realizzata in afyon, il cui costo nel 1981 fu di circa 500.000 lire. Lo strumento potrebbe essere acquistato da qualche collezionista privo di scrupoli e, considerato il valore, anche a qualsiasi cifra.
L'allarme è scattato immediatamente, sabato mattina, perché la maggior parte dei visitatori è abituale e conosce il loculo a memoria. Per questo l'avvocato Leopoldo Lombardi, rappresentante della famiglia Gaetano, ritiene che il furto possa essere avvenuto la stessa mattina del 27 luglio.
Presenteremo la denuncia, io non credo all'ipotesi dell'ammiratore feticista e non mi meraviglierei se quell'oggetto finisse in vendita on-line o, peggio ancora, fosse usato per estorcere denaro alla sorella di Rino.
Furto con destrezza e vilipendio di tomba, la pena prevista per reati di questo tipo va dai sei mesi ai tre anni.