Dieci mila dollari per un quadro di Britney Spears: il ricavato per le vittime di Las Vegas
Gli artisti sono artisti e fermarsi a una sola disciplina per alcuni è solo un limitarsi. Poi, certo, ci sarebbe da discutere il confine tra arte e "qualcosa che ambisce all'arte ma non lo è", un confine tanto labile quanto esteso, almeno per chi di mestiere non fa il critico. Un preambolo necessario se si vuole trattare quello di cui in molti hanno parlato nelle scorse ore, ovvero un quadro di Britney Spears battuto all'asta per 10 mila dollari (circa 8,5 mila euro). Ovviamente, come tutti sanno, la Spears è innanzitutto una cantante, una delle popstar che negli anni scorsi ha venduto più di tutti, e che a un certo punto della sua vita è diventata una vera e propria icona, prima di proseguire tra alti e bassi privati e artistici.
La vena artistica della cantante
Non tutti sanno, però, che la cantante si diletta anche a dipingere e in molti lo hanno scoperto ieri, quando la notizia della vendita del quadro in un'asta benefica a favore delle vittime del massacro di Las Vegas è finita sulle pagine dei giornali di mezzo mondo. La maggior parte in bilico tra il chiedersi il perché e il tacere di fronte all'iniziativa benefica: con Bosch e Van Gogh tirati in ballo più per essere ironici che per altro, visto che l'opera ritraeva dei fiori.
Fiori per ricominciare
Per presentarla, però, la Spears ha pensato bene di postare sul suo profilo Instagram un video in cui, accompagnata dalla "Piano Sonata No. 11" di Mozart, si fa riprendere mentre dipinge un quadro di fiori, appunto, quello che sarebbe stato venduto a 10 mila dollari: "Sono così orgogliosa di poter dire che Vegas è la mia seconda casa e sono onorata di partecipare all'asta di Vegas Cares – ha spiegato nel video -. I fiori del mio quadro, rappresentano un nuovo inizio ed è con questo spirito che guardiamo avanti". Non è la prima volta che la cantante si prodiga per Las Vegas, visto che nei mesi scorsi ha donato un milioni di dollari, ricavati dai suoi spettacoli nella città per sovvenzionare il lancio di una Fondazione che si occupa di bambini malati di cancro, la cui apertura avverrà a giorni.