Diana Gordon, autrice di Beyoncé, ha ritrovato il fratello scomparso da 16 anni
Diana Gordon, una delle autrici di Beyoncé, ha ritrovato il fratello dopo 16 anni, da quando, cioè, decise di scappare di casa. La ragazza, ha scritto l'ormai famigerata "Becky with the good hair" presente sull'ultimo album di Beyoncé "Lemonade" ma in passato ha scritto anche per Mary J. Blige e Jennifer Lopez, tra le altre, ha trovato il fratello a poche miglia dalla loro casa a Los Angeles, dove viveva come un clochard: "Pochi giorni fa ho vissuto un vero miracolo – ha scritto la Gordon sulla sua pagina Instagram -. Ho ritrovato mio fratello che era scomparso in questi ultimi 16 anni ed è vivo!".
Quando ormai aveva perso le speranze di potersi riunire a quello che era uno dei suoi cinque fratelli se lo è ritrovata davanti: "Sapete, dopo i primi dieci anni avevo perso le speranze di poterlo ritrovare e in questi ultimi anni avevo accettato il fatto che non l'avremmo mai più ritrovato e mi ero messa l'anima in pace. Los Angeles ha una popolazione di circa 10 milioni di persone" ha continuato, prima di raccontare dell'incontro, di quelle "montagne russe" che sono stati questi ultimi giorni quando le sono caduti gli occhi su un senzatetto seduto da solo alla fermata di un autobus e soli due cartoni a fargli compagnia: "Come è possibile che fosse seduto a pochi chilometri da casa nostra? La sua memoria è frammentata, il suo spirito a pezzi. In questi anni ha avuto soltanto i suoi pensieri a confortarlo e a causa di questa cosa lo ha investito una sorta di malattia mentale", un ritorno all'infanzia, come ha potuto constatare in questi primi giorni in cui se n'è presa cura a casa.
"Quando gli ho chiesto che cosa avesse fatto in questi anni mi ha risposto ‘Sopravvivere'. Nei giorni scorsi, cercando di guadagnare la sua fiducia ho telefonato agli ospedali, consultori, operatori sociali e amici pr capire quali passi avrei dovuto fare in futuro e quello che è risultato chiaro è che avrà bisogno di molte cure, tempo ed educazione per mostrargli che non è solo, che è amato e che vale la pena vivere". Per aiutarsi e aiutarlo aveva lanciato una campagna di crowdfunding su GoFundMe, ma a causa dei troll, ha spiegato, ha preferito chiuderla: "Tutto ciò che faccio lo faccio per amore. Sono una ragazza che farà sempre il meglio che può per la propria famiglia".