David Bowie e le “42 parole” che spiegano l’album
David Bowie continua a latitare in quanto a dichiarazioni. Così, dopo quattro mesi dall'annuncio del nuovo album e sei settimane dopo la sua uscita effettiva, il Duca Bianco compone una lista di cose che hanno ispirato il suo The Next Day. David Bowie si è messo in contatto con Ricky Moody di The Rumpus, lasciandogli così il suo "diagramma di flusso del lavoro sull'album" in sole 42 parole. Provare ad analizzare queste 42 parole è cosa davvero ardua, ma resta da sottolineare che può rappresentare un timido (timidissimo, a dirla tutta) tentativo di Bowie di tornare ad una vita più "pubblica". Queste le 42 parole:
Effigi, Soddisfazioni, Anarchico, Violenza, Ctonio, Intimidazione, Vampiresco, Pantheon, Succubo, Ostaggio, Transfert, Identità, Mauer (Muro in tedesco, ndr), Interfaccia, Aleggiante, Isolamento, Vendetta, Osmosi, Crociata, Tiranno, Dominazione, Indifferenza, Miasma, Costringere, Sfollato, Volo, Ri-insediamento, Funereo, Planare, Traccia, Balcani, Sepoltura, Rovesciare, Manipolare, Origine, Testo, Traditore, Urbano, Punizione, Tragico, Nervo, Mistificazione
Pronto un nuovo video. Dopo Where are we now? e The Stars (are out tonight), è pronto un terzo video. Anche in questo caso sarà protagonista una stella di Hollywood e, dopo Tilda Swinton, tocca a Gary Oldman entrare nell'universo di David Bowie. Alcun screenshot hanno mostrato l'attore e il cantante vestiti con abiti religiosi, il che fa pensare che il prossimo video potrebbe essere If you can see me, che ha tematiche religiose.