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Da Napoli a Colonia, il 2018 di Flo comincia con Bollani e Rava: “Un sogno che si realizza”

Dopo il successo de “Il mese del Rosario” e in attesa del nuovo album, Flo, cantautrice napoletana, comincia il suo 2018 assieme a due musicisti del calibro di Stefano Bollani ed Enrico Rava, portando a Colonia “Napoli Trip”.
A cura di Francesco Raiola
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Flo (ph Angelo Farese)
Flo (ph Angelo Farese)

Con il suo ultimo album "Il mese del Rosario", Floriana Cangiano, in arte Flo, ha conquistato, nel 2016, due candidature alle Targhe Tenco come miglior “Album in assoluto dell’anno” e come “Canzone singola”, un risultato importante per una cantante che si è fatta le ossa a teatro prima di dar vita a una vera e propria carriera musicale con cui si sta togliendo qualche bella soddisfazione. L'ultima, per ora, in attesa del nuovo album che uscirà nel 2018, è quello di poter suonare l'1 gennaio a Colonia, accompagnando due musicisti come Stefano Bollani ed Enrico Rava in uno spettacolo che si chiama "Napoli Trip", punto di partenza per raccontare la bellezza con la musica e un po' della sua città di origine che, spiega a Fanpage.it, "è un bagaglio, ma non un orizzonte".

Se volessimo credere ai detti popolari e a quello, in particolare, che dice che il buongiorno si vede dal mattino, il 2018 si prospetta molto interessante. L’1 gennaio sarai al fianco di Stefano Bollani ed Enrico Rava a Colonia. Come è nata questa collaborazione?

Sai, è strano: ma a me le cose più belle succedono sempre per caso. O meglio, io sono una che desidera tanto e ardentemente e quando desideri con forza, non te ne accorgi, ma getti le basi affinché il tuo desiderio si realizzi. Io ho sempre desiderato lavorare con Bollani e l’ho dichiarato molte volte in tempi non sospetti. Non ho cercato questo incontro, ma sapevo che sarebbe accaduto prima o poi e quindi, quando nel settembre 2016 mi chiesero di aprire il suo concerto all’Arena Flegrea, ero pronta. Il nostro open act andò benissimo e così Stefano mi chiese di cantare anche un brano durante il suo concerto. Da lì la proposta da parte del suo agente, Daniele Brunacci, di entrare a far parte della Ghibli Concerti, un tour internazionale e diverse tappe con Stefano tra cui questa di Colonia. E pure con Colonia andò così: tre anni fa feci un un concerto allo Stadtgarden e passando davanti alla Philarmonie, pensai: "La prossima volta che vengo a Colonia canto qui". Insomma devo stare attenta quando sogno perché poi succede che si realizza.

Come si svilupperà questa unione sul palco? Che spettacolo sarà “Napoli Trip”?

Napoli trip è un concerto che racconta di Napoli; dei suoi luoghi musicali e dei suoi luoghi comuni. Tuttavia Napoli è un pretesto, un punto di partenza per raccontare la bellezza con la musica. Lo spettacolo è sempre molto intenso, ma anche ironico e divertente. Bollani è un vero mattatore e i suoi compari non sono da meno. Io generalmente canto "Bammenella" di Viviani, "Ria Rosa" con tanto di ventaglio, poi facciamo il mio brano "Freva ‘e criscenza" voce e piano e poi non so… con Napoli trip è tutto da vedere.

“Il mese del Rosario” ha confermato quanto di buono si diceva di te. Che anno è stato questo 2017?

Questo è stato l’ anno che aspettavo. È iniziato con le due nomination al Tenco, poi c’è stato il teatro con il grandissimo Alfredo Arias, poi Bollani, il mio tour tra Turchia, Germania, Austria, Sudamerica e l’ingresso alla Ghibli che di fatto ha cambiato la mia vita artistica: un agente che crede in te, garantisce per te, ti solleva da una serie di faccende che un cantante non sa e non deve fare, ti mette nella condizione di fare solo il tuo mestiere. Vero è che poi non hai più scuse: devi solo scrivere e cantare e quindi lo devi fare al massimo. Nel nostro mestiere la cosa più difficile è non avere alibi.

Due nomination alle Targhe Tenco sono un buon bagaglio per affrontare, se non con serenità, almeno con speranza il futuro, no?

“Miglior album dell’anno “ e “Migliore canzone dell’anno” sono le due categorie assolute. “Migliore album in dialetto” oppure “ Migliore opera prima” restringono il campo e magari mi sarei un po’ illusa, mentre qui ero certa ovviamente che non avrei vinto. Tuttavia gareggiare con Capossela, Fabi, Gazzè etc mi ha fatto parecchio impressione. Il disco nuovo, almeno nella scrittura, è finito e adesso sto immaginando il suono e lo spettacolo che voglio portare alla gente. In testa c’è già tutto ma, se fuori sono maniaca dell’ordine a livelli patologici, dentro c’è un terremoto.

Mi racconti come nasce “Ad ogni femmina un marito”, a mio parere – e non solo – uno dei pezzi più belli che hai scritto?

Guarda io quella canzone l’ho vista proprio. Generalmente sono i suoni e gli odori a svegliarmi l’ispirazione. Stavolta no; quelle immagini le ho proprio viste nitide nella mia testa e le ho trascritte come un dettato. Da dentro a fuori. Non è autobiografica. Mia madre ha smesso molto presto di augurarmi un futuro da moglie tradizionalmente inteso. Ha capito subito che io con la musica facevo seriamente e che nella vita devi scegliere, non puoi avere tutto. Ognuno di noi ha dentro di sé la sua priorità, qualcosa che forse potrebbe dare un senso alla propria vita. Il nostro compito credo sia non accontentarci, ma cercare la nostra priorità, accettarla e farci i conti. Io la mia strada l’ho cercata, l’ho accettata nonostante le difficoltà – per le donne non è facile fare questo mestiere – perché è ciò che sono e ciò che mi rende felice.

Tra l’altro, Colonia a parte, continui a girare l’Italia con il tuo spettacolo… 

Il 31 dicembre saremo a Torino ospiti del Capodanno Torinese. Poi al ritorno da Colonia mi ritiro un paio di mesi per registrare il disco, mentre si masterizza e si stampa sarò in scena nel Prometeo di Massimo Luconi in aprile, subito dopo si comincia la trottola promozionale del disco nuovo e poi, si spera, un bel tour estivo. Mi diverto moltissimo, ma è una droga. Io non vorrei mai smettere di scrivere, cantare…

Nel panorama napoletano forse sei un po’ atipica. Dove si colloca il tuo progetto?

Atipica è una cosa buona? Scherzi a parte, se ti riferisci al fatto che lavoro molto fuori da Napoli, che non faccio parte di combriccole o che, per esempio, a Capodanno sono a Torino e non a Napoli, allora sì, sono atipica. In verità, non so cosa sia tipicamente napoletano: so che io vengo da un rione popolare, che a 14 anni già cantavo ai matrimoni, che a casa mia abbiamo sempre parlato il dialetto e sappiamo a memoria Eduardo e Troisi. Tuttavia per me questo è un bagaglio, ma non un orizzonte. Io amo profondamente Napoli, ma non mi è mai bastata. Non ho mai ambito ad essere riconosciuta quando passo a Piazza Bellini. Mi ha sempre interessato andare a vedere cosa fanno gli artisti internazionali, come conducono il concerto e nel mio piccolo ho sempre concepito il live come uno show per quelli che non mi conoscono e hanno pagato un biglietto. E poi a me nel lavoro mi piace essere l’ultima, mi piace stare con chi è più bravo e rubare più che posso. Così ho imparato la cosa più importante di questo mestiere: dire “no”.

Qual è stata la più grande soddisfazione di quest’anno?

Riuscire finalmente a fare a mia madre il regalo che meritava da 20 anni.

Il calendario dei prossimi concerti

31/12 Spazio 211 – Torino – diretta Sky TV
1 gennaio – Colonia (Köln – Germania) con Stefano Bollani Napoli Trip e Enrico Rava (Informazioni: http://en.koelner-philharmonie.de/veranstaltung/119215)
12 gennaio – Cavriago (RE) – Cantina Garibaldi
13 gennaio – Milano – Mare Urbano
14 gennaio – Torino – Caffè Basaglia
15 gennaio – Milano – Biko
2 marzo – Napoli – Teatro Nuovo
8 marzo – Bari – Teatro Showville
9 marzo – Pomigliano D’Arco – Frequency
25/4 Kassel (Germania)

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