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Cosa ne sarà dei Nirvana? Ricordi della reunion e progetti futuri

Rolling Stone racconta il dietro le quinte dell’ingresso dei Nirvana nella Rock and Roll Hall Of Fame e fa parlare Dave Grohl e Kris Novoselic del futuro, ipotetico, della band.
A cura di Francesco Raiola
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Courtney-Love-Dave-Grohl
L'abbraccio tra Courtney Love e Dave Grohl

Il ritorno live dei Nirvana durante il loro ingresso nella Rock and Roll Hall Of Fame è stata una delle cose che rimarranno nei libri del rock mondiale. Al primo anno di eleggibilità (devono passare 25 anni dalla prima pubblicazione) la band che fu di Kurt Cobain, infatti, ha ricevuto uno dei riconoscimenti più importanti che un musicista possa ottenere. In un pezzo su Rolling Stone Usa Andy Greene racconta il dietro le quinte di questa reunion e come è nata la scelta di avere 4 donne a "sostituire" Cobain sul palco. Dave Grohl, Kris Novoselic e Pat Smear, infatti, sono stati accompagnati sul palco da Joan Jett, Kim Gordon dei Sonic Youth, St. Vincent e Lorde, salite sul palco rigorosamente in ordine d'esperienza. Ma la scelta del sostituto del leader di una delle band che ha fatto con soli tre album la storia del rock non è stata facile e le opzioni prese in considerazione sono state diverse. Prima che la scelta cadesse su 4 donne, infatti, Grohl racconta che avevano stilato una lista di uomini a cui chiedere, ma la cosa aveva intimorito i primi nomi a cui si erano rivolti.

Sostituire e quindi confrontarsi a una delle icone della musica mondiale non deve essere facile, così copme non lo era per i 3 che dopo la korte dell'amico non avevano più suonato assieme. E fino a otto settimane prima della serata ancora avevano remore a ricominciare: "Fino a otto settimane fa non avevamo ancora cominciato a parlare di suonare. Ci sembrava praticamente impossibile. Era complesso immaginare di saltare sul palco e suonare quelle canzoni. C'è voluta un po' di preparazione musicale e un sacco di preparazione emotiva" ha ammesso Grohl.

La Jett, comunque, è stata la prima persona ad accettare la sfida: "Lei è tutto ciò che i Nirvana rappresentano. È potente, ribelle, una forza della natura musicale". C'era anche Pj Harvey nella testa dei tre, ma la cantante amata proprio da Cobain non ha potuto, ma l'idea di far salire sul palco solo donne s'è rafforzata e così la scelta è caduta su donne di generazioni musicali diverse: "La prima volta che abbiamo suonato assieme, è stato come vedere un fantasma. La seconda volta è stata un po' più riservato. L'ultima volta è stato come la ruota di ceramica di Demi Moore/Patrick Swayze in ‘Ghost'".

Il racconto continua con la spiegazione dell'abbraccio tra Grohl e Courtney Love, i cui rapporti non erano proprio idilliaci, la spiegazione del perché la serata non è finita come previsto, ovvero con una cover di "Highway to Hell" degli AC/DC e del post show improvvisato in un locale di New York in cui sono stati suonati 19 pezzi dei Nirvana con vari cantanti tra cui le donne salite precedentemente sul palco (tranne Lorde che è dovuta scappare a prendere un aereo per il Coachella), John McCauley e J Mascis.

Ma la domanda che tutti si aspettavano è arrivata alla fine: i Nirvana suoneranno ancora assieme in futuro? Le risposte di Novoselic e Grohl sono state elusive e differenti. Mentre il bassista, infatti ha detto che sebbene Grohl, tra Foo Fighters e altri progetti sia molto impegnato, come lui, d'altra parte "mai dire mai. Lo abbiamo fatto. Forse potremmo anche fare della musica nuova un giorno", Grohl ha spiegato che non ne hanno mai parlato: "Abbiamo guardato a questa serata come a un qualcosa che non potrà più succedere in futuro. È ciò che l'ha resa così potente, bella e piena di significato. E non potrà succedere ancora, quindi abbiamo fatto del nostro meglio. Ed è stato grandioso".

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