Coronavirus, Ferro e Pausini in diretta dall’isolamento: “Straziante distanza dalla famiglia”
Erano oltre 100 mila persone a guardare la diretta tra Tiziano Ferro e Laura Pausini su Instagram. Un numero enorme, senza dubbio, messo insieme da due dei nostri artisti più rappresentativi in patria e all'estero. Le dirette su Instagram stanno diventando il format più amato di questi giorni di isolamento forzato dovuto al Coronavirus e alle disposizioni del Governo che obbliga tutti a stare in casa salvo per motivi strettamente necessari. Con il Paese praticamente bloccato, la musica si è trasferita nei salotti di casa e in tanti artisti stanno cercando di trovare un'alternativa valida, che va dalle dirette in due ai minilive dalla stanza da letto. Un modo per tenere un filo diretto con i fan e anche di passare e far passare il tempo. E alcune di queste iniziative ottengono anche risultati importanti.
Il duetto sulle note di "Non te lo so spiegare"
Non poteva che essere così per due artisti come Pausini e Ferro che hanno discusso di farei cose, dall'isolamento ai progetti futuri, fino a un duetto assieme che li ha visti esibirsi in "Non me lo so spiegare". Un duetto molto particolare, fatto a distanza di migliaia di chilometri, con le difficoltà di organizzarlo all'improvviso e soprattutto con connessioni ballerine e senza tutto quello che serve per farlo al meglio. Eppure è servito ed è stato divertente, vedendo i due in verticale dalle proprie case. Con Tiziano Ferro che aveva alle spalle il suo giardino e Laura Pausini quello che probabilmente è il suo salone di casa.
Ferro e Pausini in isolamento per il Coronavirus
I due cantanti hanno parlato del loro isolamento. Ferro ha spiegato come lo si passa, invitando i suoi fan a restare a casa: "È straziante vivere la distanza della famiglia in Italia. Ma siamo tutti nella stessa barca, nel 2020 ci siamo resi conto che siamo ospiti dello stesso pianeta: siamo a casa, tranquilli, lo stato di quarantena è totale, si aspetta, con rispetto per gli altri, perché se si è sani e si è portatori del virus si supera senza nessun problema ma rischiamo di contagiare gli altri. Facciamo quello che fanno tutti: torte, canzoni in famiglia, social, come declina lo smart working Laura Pausini?" ha chiesto alla fine Ferro. Laura Pausini ha spiegato di fare vita come tutti, con la figlia, i compiti, il lavoro: "Si fanno un sacco di conferenze via video con le persone con cui lavoriamo, ma soprattutto è uno smart studying, faccio tutti i giorni i compiti con mia figlia Paola e ce ne sono tantissimi, anche oggi abbiamo fato un sacco di materie e ora sta studiando il sistema solare. Bisogna essere molto seri, ora, ho fatto un album che si chiama ‘Fatti sentire' e in questo caso significa dimostrare che abbiamo il coraggio di stare a casa e di amare gli altri, oltre a noi stessi".
I progetti futuri
I due sono riusciti anche a parlare dei progetti futuri. Tiziano Ferro ha in vista un tour estivo, ma non sa ancora cosa ne sarà, se l'emergenza nel frattempo sarà finita e se la gente si fiderà a uscire: "Non so se sarò in tournée – ha detto il cantante -. Non mi sono esposto, viviamo giorno per giorno, non ci sono state cancellazioni per ora e speriamo che continui così e l'estate potrà vederci rinascere. L'atteggiamento è di totale positività". Laura Pausini, invece, ha parlato del concerto a più voci "UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO", un live che si terrà il 19 settembre a Reggio Emilia, per dire basta alla violenza sulle donne e raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza: "Siamo io, Fiorella Mannoia, Emma, Elisa, Alessandra Amoroso, Giorgia e Gianna Nannini, tutte amiche. Quando eravamo piccole spesso si leggeva di rivalità nella musica, magari si pensa che anche oggi sia così, in Italia abbiamo dimostrato tante volte quello che sentiamo per noi stesse. Ricordo che ho chiamato le ragazze per Amiche per l'Abruzzo, le ho chiamate io tutte e non c'è stato nessuno che se la tirava o tentennava, anzi, c'è stata subito un'empatia, un affetto. Quello che faremo è un concerto che dedicato alle vittime delle violenze, alle donne che sono state violentate. Sarà il 19 di settembre, siamo rimaste scioccate dalla risposta, perché lo facciamo a Reggio Emilia in una location nuova, grande, da 100 mila persone e ha avuto una risposta immediata, siamo a 85 mila biglietti venduti e i soldi saranno devoluti alle associazioni che abbiamo scelto e aiutano queste donne".