Compleanno Carrà, una compilation per fare “Rumore” (VIDEO)
Il 18 giugno Raffaela Carrà compie settant'anni, da almeno quatto di questi decenni è indiscutibilmente tra i simboli indelebili del nostro paese. Ammesso che le discoteche di tutto lo stivale (e non solo) non facciano abbastanza, ogni estate (e non solo) per dimostrare che le sue canzoni non siano mai obsolete, ma che anzi riescano a far ballare generazioni differenti con un semplice movimento all'indietro della propria testa, eccovi una raccolta dei dieci successi che non ricordavate uno ad uno, ma che, ritrovandoseli dinanzi, non si potrà che pensare "oddio è vero, pure questa!" (n.b. l'ordine dei pezzi è opzionale, senza una preferenza qualitativa, vanno ascoltate tutte, dall'inizio alla fine, in religioso silenzio).
1) E' tra i primi successi che la Raffaella nazionale riuscì a rendere tali, "Rumore" rimane tra i motivi più energici, scolpitio nella mente per quel nannanana che si ricorda più facilmente del titolo. In questo video d'archivio anche la capigliatura non è il classico caschetto, quindi è quanto di più vicino ad un reperto.
2) Esibizione più recente, in questa esibizione non solo c'è il caschetto e gli abiti meno succinti, ma persino i Carramba boys rigorosamente all'unisono, in una delle prime edizioni del fortunato programma di Raiuno. La Raffa nazionale in questo video ripropone un altro successo indimenticabile, semplice ed efficace, il titolo come uno slogan: "Pedro Pedro Pedro Pedro Pedro Pe'".
3) Probabilmente la più celebre, nota ai comuni mortali con un titolo diverso e più complesso di quello originale ("Tanti auguri", ndr), non esiste anima viva, in Italia, con età anagrafica superiore ai dieci anni, che non conosca di default la sequenza di parole "Com'è bello far l'amore da Trieste in giù", seguito da mossa istintiva di capo gettato all'indietro. Non c'è momento in cui più si desideri una parrucca bionda.
4) Non c'è esemplificazione più esatta del concetto di successo senza tempo. "A far l'amore comincia tu" è ininterrottamente famosa da più o meno trent'anni e, se un paio d'anni fa qualcuno ha rischiato di scordarsene il refrain, Bob Sinclair ha ben pensato di rievocare in una sua hit questo mantra, sicché non ha fatto che rivitalizzarlo, donandogli una nuova giovinezza, ammesso che ne avesse bisogno ("scoppiascoppiamisco'", cit.)
5) La fama internazionale di Raffaella Carrà non è casuale, la conosciamo a fondo e per capirne le cause basterebbe semplicemente dare un'occhiata a video come questi: "Fiesta" è la sintesi dell'amore che il mondo ispanico-latino possano provare nei confronti della Raffa nazionale. Anzi, in questo internazionale.
6) Che fa quasi specie piazzare il "Tuca Tuca" quasi in fondo a questa compilation, è proprio che riaffiorano alla mente così, una dopo l'altra, quando credevi che fossero finite. Non ci sono parole adatte al commento di questo video, assolutamente spettacolare per l'esemplare capacità di sintesi, la semplicità che traspare. Il balletto con un giovanissimo Enzo Paolo Turchi i commenti non ne richiede, solo occhi ed orecchie.
7) Un'altra esibizione televisiva, questa volta tratta da Fantastico, per un altro successo indimenticabile, forse anche questo ra i iù ballati, che vive tuttavia di una sua complessità musicale: la similitudine con Eleanor Rigby dei Beatles, palese specie negli archi e alcuni punti della canzone, tuttavia negata dagli autori, aggiunge quel senso d'enigma che non guasta mai.
8) Molto più adatta alla televisione e meno alle discoteche, questa "Chissà se va", sigla di un'edizione di Canzonissima che la Carrà condusse insieme all'indimenticabile Corrado, è ugualmente uno dei motivetti più conosciuti che il caschetto è riuscita a portare al successo.
9) Di stampo non diverso dalla proposta precedente è "Chissà se va", successo ugualmente di stampo televisivo, assolutamente azzeccatissimo per il sostrato orchestrale ed adatto ad un pubblico nazional popolare. Anche questo non è propriamente un successo da discoteca, ma fa parte della proverbiale varietà della Carrà.
10) L'ultima è invece una scelta low profile, canzone che sicuramente molti conosceranno ma, se si vuole, più introspettiva e profonda, per quanto gli aggettivi siano assolutamente esagerati nel loro utilizzo. Anche in questo video di "Luca" si nota la presenza di un giovaissimo Enzo Paolo Turchi.