Come sarà il nuovo album di The Weeknd che oggi è quasi sobrio: “Non mi drogo più”
The Weeknd ha ufficialmente annunciato il ritorno discografico per il 6 agosto, quando uscirà il nuovo singolo "Take my breath", lanciato da una pubblicità in accordo con le Olimpiadi di Tokyo. L'album era stato annunciato durante un'intervista a GQ America, in cui il cantante ha parlato del contrasto tra l'artista The Weeknd e l'uomo Abel Tesfaye, vero nome dell'artista. "È l'album che ho sempre voluto fare" ha detto il cantante durante l'intervista in cui ha ance parlato degli artisti con cui gli piacerebbe collaborare o ricollaborare, come per esempio Kanye West, ma anche Arca e Tyler, The Creator. Il progetto pare non essere ancora completato, ma nel frattempo si potrà capire quale direzione prenderà dopo il successo mondiale di "After Hours", l'ultimo album uscito nel 2020 che ha conquistato tutti tranne i Grammy, che lo hanno escluso da ogni nomination, creando una frattura con lo stesso The Weeknd.
Come sarà il nuovo album
Il giornalista Mark Anthony Green ha definito l'album come se Quincy Jones incontrasse Giorgio Moroder che incontrasse i dischi della festa più bella della tua vita: "Non è roba da discoteca anacronistica, però (Non "cosplay", come ha detto Abel.) Quella specie di cosa retrò sta avendo un momento nella musica pop, ma queste canzoni sono nuove. Sudate. Difficili. Solari, canzoni da strusciarsi sulla propria ragazza/da ragazzo dei tuoi sogni" come si legge sempre su GQ. Nei giorni scorsi, in effetti, The Weeknd aveva lanciato più di un indizio sul fatto che stesse lavorando a nuova musica e che a breve sarebbe accaduto qualcosa.
Le dipendenze e la sobrietà
Nell'intervista The Weeknd ripercorre le tappe della sua carriera, dagli aerei mai presi fino a 21 anni, l'insuccesso del primo album, il successo stellare dell'ultimo, della diatriba con i Grammy, della sua felicità attuale, dei momenti incredibili che sta vivendo, ma anche della sua dipendenza da alcol e droga. Oggi si definisce sobrio in maniera leggera, nel senso che ormai beve pochissimo alcol, ma soprattutto non tocca più droghe, a parte un po' di erba: "Non sono un forte bevitore, tanto quanto lo ero un tempo. Il romanticismo del bere non c'è più (…)". Nessuna droga, invece: "Era una stampella. Ero io che pensavo di averne bisogno. E non lavorare per capire come non averne bisogno. E ho passato gli ultimi anni a rendermene conto e ringraziando Dio che non ne ho bisogno"