Come ha fatto Baby Shark a diventare la canzone più ascoltata al mondo su Youtube
"Baby Shark" supera i sette miliardi di visualizzazioni e diventa ufficialmente la canzone più ascoltata su Youtube. La filastrocca che fa impazzire i bambini di mezzo mondo, infatti, ha superato nella speciale classifica della piattaforma online "Despacito", il tormentone di Luis Fonsi che per anni è stato un vero e proprio tormentone, diventando il più visto della storia. Il video dello squalo più famoso al mondo, infatti, ha superato il record di 7 miliardi e 40 milioni di visualizzazioni, superando di pochi milioni la hit latina che ad oggi può contare su 7 miliardi e 37 milioni di visualizzazioni totali. Insomma, sono pochissimi milioni a segnare la differenza tra questi due tormentoni, con la canzone dello squalo che, però, ha una possibilità di continuare a crescere, essendo meno legata al momento e perché, in generale, le canzoni per i bambini diventano più facilmente classici di lungo termine.
Chi canta Baby Shark
E Baby Shark prosegue l'onda coreana che da qualche anno sta caratterizzando il pop, col K-Pop che ormai ha invaso anche mercati come quello nordamericano. La canzone, infatti, è un prodotto della società sudcoreana Pinkfong che quattro anni fa la pubblicò. Non ci ha messo tantissimo tempo, quindi, non solo per entrare nel club esclusivo del miliardo, ma per scalare la classifica e arrivare addirittura in testa. Nonostante non sia chiaro chi è l'autore originale di questa filastrocca catchy che ogni bambino ha ascoltato almeno una volta nella vita, si sa che il brano è stato registrato da Hope Segoine, bambino coreano-americano di 10 anni. Il brano diventò virale prima in Corea del Sud, poi in Asia prima di esplodere nei mercato americani ed europei.
Perché Baby Shark è diventata famosa
La popolarità della canzone – che ha fatto capolino i top 10 in Gran Bretagna e nella top 50 di Billboard – è sicuramente dovuta alla melodia catchy e al fatto che è accompagnata anche da un balletto che i bambini possono replicare. Il brano è un tormentone anche grazie alla facilità del testo che è facilmente apprendibile dai bambini: c'è quel doo-doo-doo-du-du-du-du-du-du che si piazza in testa e non va via. La filastrocca "racconta" la storia di tutta la famiglia di squali, da "baby shark" a "Mommy shark", "Daddy shark", più nonni e nonne squali con il grido "let's go hunt" ("Andiamo a caccia") e quel "Alla fine siamo salvi, ed è la fine" con cui si chiude. Ovviamente ai sette miliardi si possono sommare milioni di video che la utilizzano, compreso una versione con lo stesso Luis Fonsi da oltre 100 milioni di visualizzazioni. Qualche mese fa la canzone è stata al centro delle polemiche, quando in un carcere dell'Oklahoma alcuni detenuti furono costretti ad ascoltarla a ripetizione per oltre due ore.