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Chi sono i Vigilia Mambisa, il gruppo di esuli cubani che ha distrutto i dischi di Laura Pausini

Lo scorso 21 marzo, l’organizzazione Vigilia Mambisa ha pubblicamente attaccato Laura Pausini a Miami, distruggendo con un rullo compressore i suoi CD.
A cura di Vincenzo Nasto
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Laura Pausini e la protesta a Miami dell'associazione Vigilia Mambisa
Laura Pausini e la protesta a Miami dell'associazione Vigilia Mambisa

Nelle ultime ore, Laura Pausini è stata al centro di una polemica che vede come protagonista un'associazione per i diritti umani della popolazione cubana: Vigilia Mambisa. Il racconto ci porta a fare qualche passo indietro, ritornando alla scorsa settimana, quando sui profili social del rappresentante principale dell'organizzazione con sede a Miami, Miguel Saavedra, è stata postata una foto che ritraeva la cantante emiliana in compagnia dei membri delle agenzie di intelligence e controspionaggio del governo cubano. Una foto del passato, che si scontra con gli ideali liberali dell'organizzazione, costruitasi attorno a tutti gli esuli cubani nella città della Florida. I partecipanti si sono riuniti sotto al post, denunciando la presenza di Pausini e del gruppo Van Van a un concerto organizzato a Miami dalla radio locale: "Amor a la Música”, organizzato dalla stazione FM 107.5. Il post sui social è diventato luogo aggregante per tutti gli appartenenti all'associazione e non, che si son poi dati appuntamento lo scorso 21 maggio davanti al ristorante Versailles, situato nel quartiere Little Havana di questa città del sud della Florida.

Lo scorso 18 maggio, quattro giorni dopo la finale dell'Eurovision Song Contest 2022, che l'ha vista protagonista da conduttrice a Torino, la cantante ha annunciato di essere positiva al Covid-19, rinunciando alla possibilità di presenziare a Miami all'evento organizzato dalla stazione FM 107.5. Un mancato arrivo nella capitale della Florida, che non ha placato le polemiche dell'associazione Vigilia Mambisa, che nelle parole del suo rappresentante Miguel Saavedra, ha deciso di dare un messaggio forte e tangibile contro la cantante e la supposta vicinanza al governo cubano. Come scritto, principalmente su Facebook, il gruppo ha deciso di lanciarsi contro la cantante e il gruppo Van Van, che negli scorsi giorni si era esibito di fronte a un pubblico molto diffidente e polemico in una città a sud di Miami, al Charles Dodge City Center di Pembroke Pines. Come riporta il portale #CiberCuba, il concerto ha ospitato non solo i Van Van, ma anche gli Havana D' Primera, gruppo anch'esso ritenuto vicino alle forze armate di Cuba.

I toni sono diventati esasperati nel pomeriggio del 21 maggio, quando davanti al ristorante Versailles, situato nel quartiere Little Havana, l'associazione Vigilia Mambisa ha incominciato a esporre cartelli contro Pausini, definendola "castrista, comunista, amica di Diaz-Canel", per poi passare alla provocazione più diretta nei confronti della sua musica. Infatti, attraverso un rullo compressore, sono stati schiacciati moltissimi dischi della cantante, per poi concludere l'incontro con cori contro il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, come riporta il portale spagnolo El Debate. Al coro di "Patria Y Vida", gli attacchi nei confronti di Laura Pausini non si sono fermati, anche se la questione politica sembra avere poco a che fare con la cantante emiliana. Anzi, il mercato dell'America Latina è sempre stato tra i più floridi per la musica di Pausini, che oltre ad aver conquistato 4 Latin Grammy, nel 2005, nel 2007, nel 2009 e, quasi dieci anni dopo, nel 2018, ha anche vinto nel 2006, prima cantante italiana a farlo, il Grammy Award nella categoria Miglior album pop latino dell'anno con "Escucha atento".

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