Cesare Cremonini, la cover di ‘Giovane stupida’ è opera di Martina: “Rispecchia le mie due anime”
Cesare Cremonini non lo ha mai nascosto, il nuovo singolo "Giovane stupida" è dedicato alla sua fidanzata Martina Margaret Maggiore, studentessa di Rimini di 21 anni. In uscita il 28 febbraio, il brano è il secondo estratto dalla raccolta “Cremonini 2C2C The Best Of”, dopo "Al telefono" e racconta il lato giocoso della sua relazione. Proprio per questo aveva chiesto a Martina di disegnare la cover per il brano a lei dedicato, per vendicarsi ironicamente e lei lo ha fatto così, riempendo la sua foto di scarabocchi e disegni sulla viso. A Cremonini è piaciuta subito ed è diventata la versione ufficiale.
Il significato di Giovane Stupida
L'artista l'ha descritta come una "canzone del novecento venuta a far festa negli stadi nel 2020". Sui social Cesare Cremonini spiega infatti che, avendo iniziato a fare musica negli anni '90, lui come tutti quelli della sua generazione hanno il compito di tenere insieme i due secoli, per quanto è possibile.
#GiovaneStupida è una canzone per una ragazza meravigliosa, ma anche una piccola commedia sentimentale. Poteva nascere solo oggi, nel pieno di un’epoca di trasformazioni senza precedenti, in cui la digitalizzazione sta creando un nuovo universo culturale. Eppure, incredibilmente, l’amore se ne frega sempre, non tiene conto di queste distinzioni e vince.
A chi è pronto a puntargli il dito contro giudicando il titolo della canzone offensivo o sessista, Cremonini spiega di aver dato molto peso alle parole che ha scelto. Nel suo vocabolario dell'amore, dice, la parola "stupido" assume il suo significato originario, ovvero quello di "stupìre". Oggi una "Giovane stupida" gli ricorda che con l'esperienza si imparano molte cose, ma che a volte crescendo si dimentica per strada la felicità, "che è fatta di disordine, leggerezza e spontaneità".
Cesare Cremonini racconta come è nata la cover
“Ho regalato ‘Giovane Stupida’ a Martina per il suo 23esimo compleanno", racconta Cremonini al Fatto Quotidiano.
Eravamo in macchina. Avevo appena lanciato il nuovo tour del 2020, ero felice e sono andato a prenderla con un regalo e la canzone. È stato bello! Non se lo aspettava e ha sorriso per tutta la canzone. Capita mentre siamo in viaggio in auto che mi chieda di ascoltarla. Ce la cantiamo a ridiamo insieme delle frasi buffe di questo pezzo molto autobiografico. Quando è venuto il momento di decidere la cover del singolo mi sono scervellato per una settimana, ma poi ho visto uno scarabocchio di Martina sul tavolo della cucina e ho pensato che la cosa poteva essere divertente.
E conclude:
Puoi vendicarti le ho detto, con il disco in mano e i pennarelli. Quella che ho scelto è stata l’unica prova che ha fatto, la prima. Mi è piaciuta subito perché oltre a rendere bene l’idea della giocosità della canzone e del nostro rapporto, sdrammatizza una copertina bellissima ma anche classica. In questa cover, grazie a Martina (ride, ndr), ci sono le mie due anime. Rispetto per il passato ma anche autoironia. Come la canzone. Non vedo l’ora di suonarla in tour!