Caso Ciro Grillo, Damiano dei Maneskin: “Denunciare uno stupro otto giorni dopo è possibile”
Damiano David, il frontman dei Maneskin, si è espresso – seppur indirettamente – nel merito della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo. Un video pubblicato su Instagram che nasce proprio in seguito al duro sfogo dell'ispiratore del Movimento Cinquestelle, in queste ore accusato sui social di minimizzare la vicenda.
La vicenda Ciro Grillo
In particolare, il virgolettato che viene preso in esame nel video di Beppe Grillo è: "Perchè non li avete arrestati? Ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Non lo avete fatto perché vi siete resi conto che non è vero niente. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia…Vi è sembrato strano. Lo è". Anche la moglie di Beppe Grillo, madre di Ciro, Parvin Tadjik ha commentato su Facebook: "C'è un video che testimonia l'innocenza dei ragazzi, dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare".
Le parole di Damiano dei Maneskin
È su questo binario – quello di una denuncia di stupro che viene eventualmente presentata dalla presunta vittima a giorni di distanza dal verificarsi dell'evento – che si inserisce la precisazione di Damiano e non nella vicenda giudiziaria in sé. Il cantante della band vincente al Festival di Sanremo 2021 infatti ha precisato nel video:
Voglio premettere che non sono io il pm e non sta a me giudicare l'innocenza o la colpevolezza, ma voglio soltanto parlare alle persone che avvalorano la tesi che uno stupro denunciato dopo otto giorni non era stupro. Non è così. Le persone si rendono conto del fatto molto tempo dopo e trovano il coraggio di denunciare molto tempo dopo perché c'è un problema di fondo, un problema di educazione, quindi astenetevi da dichiarazioni tanto disumane.