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Caparezza presenta il video del singolo “Prisoner 709” e mette la musica in prigione

A una settimana dall’uscita di “Prisoner 709”, nuovo album di Caparezza, il rapper pubblica il singolo omonimo, accompagnato da un video in cui la musica è in carcere e lui condannato alla pena di morte.
A cura di Redazione Music
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Come la pioggia è arrivata in questo inizio settembre a rinfrescare l'aria dopo un'estate torrida, così Caparezza è arrivato a spazzare mesi di tormentoni con un il singolo "Prisoner 709″ che lo riporta in scena più tosto che mai. Dimenticate le sonorità di "Vieni a ballare in Puglia", perché il rapper di Molfetta appoggia il suo flow e le sue rime sulle sonorità più hard a cui ha abituato il suo pubblico e un testo a cui, come al solito, non è semplicissimo stare appresso alla prima occasione. Ma questo è una caratteristica di Caparezza che ama costruire più piani di lettura per interpretare quello che scrive.

"Prisoner 709" uscirà il 15 settembre

"Prisoner 709" è uscito proprio il 7/o9, ovvero il 7 settembre e anticipa il disco omonimo che uscirà il 15 settembre, a oltre 3 anni da "Museica", e come il precedente è stato registrato con Chris Lord-Alge (produttore che ha nel curriculum lavori con U2 e Green Day)  a Los Angeles e conta sulle collaborazioni di John De Leo, Max Gazzè e Darryl Mc Daniels dei Run DMC, storica band dell'hip hop americano.

Un video dark girato da Younuts

"Nel buio di una galera dalle barre chiuse non immaginiamo la catena ma le piume. Passano le guardie tra file di facce mute, ci mordiamo lingue come capesante crude" canta Capa per introdurre un pezzo la cui potenza sarà interessante tastare live. Intanto il rapper ha scelto gli Younuts (Antonio Usbergo & Niccolò Celaia) per girare il video, scegliendo un gruppo rodato per quanto riguarda i rapper (ma che negli ultimi anni hanno messo mano anche in video più pop, mantenendo il proprio stile) e uno stile dark, scelto anche per questo video, che racconta il Settore C (cantanti?) di una prigione in cui sono rinchiusi i vari rappresentati di alcuni generi.

Numeri, libri e simboli: i riferimenti del video

E anche in questo caso non potevano mancare i riferimenti nascosti, come hanno notato anche gli utenti sotto al video, quindi il metallaro è il prigioniero 666 (numero associato spesso col diavolo), l'808 per il rapper (la Roland 808 è una drum machine molto usata nel rap, che inoltre caratterizza la trap), il 68 per il cantautore (il 68 è l'anno delle contestazioni politiche), mentre il 6245 per il raggaman è associato alla nascita di Bob Marley. Tante anche le scritte interne alle celle (ci sono falci e martelli, stelle di Davis) e poi c'è il rapper che viene portato sulla sedia elettrica interrompendo la lettura di "L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello" di Oliver Sachs, un libro che "si presenta come una serie di casi clinici, è un frammento di tali Mille e una notte" (come si legge nella presentazione di Adelphi).

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