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“Canzoni per Oggi”: all’Omofobia (ora ti scaccio via)

E’ la settimana dei Gay Pride, uno sciame arcobaleno inonda le strade con un messaggio d’amore. “Canzoni per Oggi” questa settimana è per loro, ma è soprattutto per quanti non hanno ancora avuto il coraggio di “uscire”. Ricordate: nessuno vi disegnerà una grossa “G” sul petto, siate orgogliosi di essere ciò che siete.
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E' la settimana dei Gay Pride, uno sciame arcobaleno inonda le strade con un messaggio d'amore. "Canzoni per Oggi" questa settimana è per loro, ma è soprattutto per quanti non hanno ancora avuto il coraggio di "uscire". Ricordate: nessuno vi disegnerà una grossa "G" sul petto, siate orgogliosi di essere ciò che siete.

Bologna, Catania, Roma, Padova, Milano, Cagliari, Palermo, Napoli, Lubiana, Zagabria, New York City. Sono solo alcune delle tante città (qui il servizio di Annalisa Perla per fanpage.it a Roma) che, in questa bella settimana d'estate, hanno fatto partire il loro esercito arcobaleno, il loro sciame colorato, al grido di felicità e libero da ogni compromesso del claim di presentazione: "Alcune persone sono Gay/Lesbiche/Trans/Bisex. ". Quanto mai azzeccato ed incisivo, soprattutto perché universale, la campagna organizzata grazie al lavoro di numerosi volontari da tutto il mondo, con la collaborazione dell'associazione inglese "Stonewall" (in originale è "Some people are gay. Get over it!"). Lo slogan è stato tradotto in molte lingue, in Italia esistono addirittura le variazioni per i dialetti e per le espressioni gergali. Questa premessa per dire che "Canzoni per Oggi" questa settimana la dedichiamo proprio a queste frizzanti giornate arcobaleno e a quanti scenderanno a popolare di colori le strade. Perché si, non c'è davvero nulla di strano nell'amore. Ultima cosa: una dedica speciale anche per quanti non hanno ancora avuto l'occasione di potersi esprimere, a quanti restano chiusi in una gabbia, circondati ed impauriti dalle convenzioni. Ricordate: nessuno vi disegnerà una grossa "G" sul petto, per quello che siete. Siate liberi ed orgogliosi di essere GLBT.

La playlist di oggi è variegata più che mai, probabilmente l'unica in grado di farvi ascoltare da Scissor Sisters a Claudio Lolli in sole 10 canzoni. Ho scelto canzoni che parlano livelli di linguaggio diverso, mischiando intrattenimento e canzone d'autore, ascolti facili ad ascolti per orecchie un po' più attente. E dunque si parte con gli Scissor Sisters e la classica "Take your mama" ("Scissor Sisters", 2004), canzone che racconta le difficoltà di un giovane gay a confessare la propria sessualità alla propria madre. Con George Michael, vi risparmio "Outside" anche se centra meglio il tema, vi lascio all'ascolto di "Freek!" ("Patience", 2004), dalle note aggressive e che racconta di "stranezze sessuali". Dopo quest'incipit straniero (non ci sono né Village People, né Pet Shop Boys, un grazie è d'obbligo) andiamo in Italia, restando nel disimpegno con l'icona di tutti, la fresca 70enne Raffaella Carrà e la sua "A far l'amore" ("A far l'amore/Forte Forte Forte", 1976). Seguono, tutte da ballare, "La Bambola" ("La Bambola/Se c'è l'amore", 1968) di Patty Pravo, "In Alto Mare ("Loredana BertE', 1980) della Berté, "Gino e l'Alfetta" ("Il Latitante", 2007) di Daniele Silvestri e "Due Destini" ("La Descrizione di un Attimo", 2ooo) dei Tiromancino.

Chiudiamo con due pezzi meno facili. Il primo è "Bogotà" contenuta nell'album rivelazione del 2012 "Un meraviglioso declino" di Colapesce. E' una canzone che l'artista siracusano ha voluto scrivere per suo fratello, adesso in Colombia. E' una cartolina che riporta frammenti d'infanzia, è intrisa di amore fraterno, è una canzone dolce. La chiusura è tutta per il controverso Claudio Lolli e la sua "Quando la morte avrà" ("Aspettando Godot", 1972). Sembra sia dedicata proprio ad un uomo, le parole sono così struggenti: è un amore forte, ferito dall'orgoglio di entrambi, che saprà completarsi soltanto nella morte. Quando sarà ormai troppo tardi.

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