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“Canzoni per Oggi”: a Roberto Calderoli

“Canzoni per Oggi” questa settimana è dedicata all’Onorevole Roberto Calderoli, attuale vicepresidente del Senato della Repubblica, che con la storia dell’orango che somiglia al ministro Kyenge, ha attirato la mia attenzione. Quale miglior occasione per parlare di integrazione e fare il giro del mondo, in 8 canzoni?
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Onorevole Calderoli, già ministro delle riforme istituzionali nel governo Berlusconi II, nonché ministro per la Semplificazione Normativa nel governo Berlusconi IV, attualmente Vicepresidente del Senato della Repubblica, questa playlist viene a lei! Quanto ci ha fatto parlare questa settimana, con la storia dell'orango che somiglia al ministro Kyenge? Quanto si è detto su quelle sue scuse di circostanza, con parole dosate anche male, seguite da un assurdo sostegno del suo partito. Bella anche quella foto comparsa su Facebook, pubblicata da un assessore bresciano, Agostino Pedrali (altro geniaccio, devo ammetterlo, ce li avete tutti voi), quella che confronta un orango e la Kyenge e poi su c'è scritto "Separate alla nascita". Insomma, si è detto talmente tanto, che io ho pensato di dedicarle lo spazio settimanale "Canzoni per Oggi", la rubrica che mette in musica i fatti della settimana con una playlist condivisa su Spotify. E guardi un po', di cosa parliamo oggi? Di integrazione. Si gusti queste canzoni e faccia mente locale su tutto (anche sulle sue eventuali dimissioni), magari apprezzerà. C'è anche il suo Van de Sfroos. Ah, quasi dimenticavo. Prima di lasciarla alla musica, io la penso esattamente come il direttore, Francesco Piccinini, e come la nostra vignettista, Fran De Martino, a cui ho preso in prestito  la vignetta in apertura.

World Music, la playlist attinge molto dal genere, con qualche piccola eccezione. Otto tracce, gradevoli, da ascoltare ovunque, in ufficio, a casa, comodamente seduti sul divano, oppure "a culo alto", saltellando per la stanza. Si parte con Bombino, chitarrista nigeriano tuareg, che ha fatto impazzire tutti, specialmente Dan Auerbach dei Black Keys, che gli ha prodotto il suo terzo album, "Nomad" (2013), dal quale è tratta "Amidine". Traccia numero due per Davide Van de Sfroos e la classica "Pulènta e Galèna Frègia" ("Brèva e Tivàn, 1999), perché anche il folk rock brianzolo è un prodotto da difendere ed esportare (questo è il significato di integrazione, caro Calderoli!). "Con la Mano Levanta" (2006) è la track numero 3 con i Macaco sugli scudi, per ascoltare un po' di patchanka, la numero 4 è per il maliano Salif Keita e l'indimenticabile "Madan" (2002), nella versione remixata da Martin Solveig.

La numero 5 è la traccia intruso: "Unchained" (2013), contenuta nella colonna sonora di "Django Unchained" e composta dai campionamenti di "The Payback" di James Brown e "Untouchable" di 2Pac. E' inserita perché evoca vendetta e uguaglianza, con la forza. Per la numero 6 andiamo a Napoli, ma sembra di essere in Africa, con Enzo Avitabile e Daby Toure in "Mane e Mane" ("Black Tarantella", 2012), grande esempio di contaminazione come solo Enzo è in grado di fare. La numero 7 è per un gruppo giovane che ha iniziato a fare tropicalismo e world music da poco, e che ho avuto il piacere di ospitare nella prima puntata di Fanpage Town, gli Honeybird & The Birdies e la loro "East Village" ("You Should Reproduce", 2012) che apprezza la complessità e la varietà etnica di Manhattan. Si chiude con un grande gruppo siciliano, gli Agricantus e la loro "Carizzi r'amuri" (Tuareg, 1996). Perché in fondo, è sempre tutta una questione di amore. Se lo ricordi, Onorevole.

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