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Canta Andrea Bocelli, ma a rubare la scena è YuMi, il primo direttore d’orchestra robot

Si chiama YuMi ed è il primo robot cooperativo che ha diretto un’orchestra, accompagnato da Andrea Bocelli e la soprano Maria Luigia Borsi.
A cura di Redazione Music
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Andrea Bocelli e il robot YuMi (LaPresse)
Andrea Bocelli e il robot YuMi (LaPresse)

Il tenore Andrea Bocelli ha tenuto a battesimo l'esordio in assoluto di un direttore d'orchestra robot per il concerto di beneficenza "A Breath of Hope: dallo Stradivario al Robot". Nell'ambito del primo festival internazionale della robotica promosso da Comune di Pisa, Fondazione Arpa, Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, Centro di Ricerca "E.Piaggio", infatti, YuMi, il robot prodotto dalla ABB e programmato con l'aiuto del Maestro Andrea Colombini, ha diretto, in tre dei diciotto brani previsti, l'orchestra che ha accompagnato Bocelli e la soprano Maria Luigia Borsi.

L'addestramento di YuMi

Sul palco il robot cooperativo ha affiancato il tenore italiano, dirigendo l'Orchestra Filarmonica di Lucca in tre brani dei diciotto in programma: l'intermezzo di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, l'aria "O mio babbino caro" dal Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e "La donna è mobile" dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Ha fatto impressione vedere come un'orchestra umana potesse essere diretta dai movimenti di un robot con la bacchetta in mano, i cui movimenti sono il risultato di un training proprio con Colombini, il quale ha dichiarato che "Yumi, vista la grande elasticità del braccio, ha esattamente la stessa mobilità del mio braccio. Addestrarlo è stato difficile ma meraviglioso. Il lavoro è stato molto lungo: sei minuti di musica e 17 ore di lavoro. Ma vi posso assicurare tranquillamente che ti ci affezioni perché l'azione l'interazione è una bella cosa. Ma è sempre una macchina e questo è il suo limite".

Nessun pericolo per i direttori umani

Il problema dell'essere una macchina è proprio l'automatismo e l'impossibilità di interagire coi musicisti e improvvisare, per questo, almeno per il momento, resta solo un bel gioco, come ha spiegato il violinista Brad Repp: "Questo non è il futuro, non c'è nessuna possibilità che lo diventi. Ma è interessante, è gradevole da vedere, è simpatico".

L'omaggio per le vittime di Livorno

Ad aprire il concerto è stata l'Ave Maria di Schubert, un omaggio che Andrea Bocelli, accompagnato al violino da Brad Repp, ha voluto dedicare alle vittime della tragedia di Livorno.

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