C’era una volta Busta Rhymes, adesso sembra più Jabba the Hutt
C'era una volta Busta Rhymes, quello di "Gimme some more" che sbancava le classifiche mondiali portando lo slang e il flow del ghetto al cospetto del mainstream. Arrivò anche a girare il video più costoso di tutti i tempi, quel "What's it's Gonna Be" con Janet Jackson, ad oggi ancora in testa alle classifiche degli investimenti più onerosi della storia della musica. Ecco perché rivederlo tra gli ospiti ai BET Awards 2014, ieri sera, applaudire i protagonisti della serata in una mise da "Funky Kong", come ha scritto BuzzFeed, rende davvero una bruttissima sensazione. Era un semidio, adesso è diventato come Jabba the Hutt. La ragione per cui negli ultimi sei anni ha messo su chili deve necessariamente fare il paio con la sua eclissi artistica, lontano dalla forma da bodybuilder degli anni '90, lontano soprattutto dalla verve di pezzi come "Turn it up/ Fire it Up".
E se "Redifined Hype" si chiede, onorevolmente, quando di preciso Busta Rhymes ha cominciato a fare schifo sul lato artistico, su twitter è un coro impietoso di insulti ed improperi. La leggenda di Brooklyn agli occhi dell'utente medio è considerato, nell'ordine, come: la confezione di una marca di cheesecake, Hermes Conrad di Futurama, Jabba the Hutt, Donkey Kong. Lasciando stare le trasformazioni, il vecchio leone tornerà a ruggire a partire da domani quando lancerà "Calm Down", il nuovo singolo con Eminem. Una collaborazione che lancerà il prossimo album di Busta, "Extinction Level Event 2", sequel (come da trend nell'hip hop da un po') del suo album migliore, "Extinction Level Event: The Final World". L'album conterrà featuring con Lil Wayne, Kanye West, Q-Tip e Nicki Minaj.
Se Busta Rhymes riuscirà a riprendere lo smalto dei tempi migliori, non solo da punto di vista fisico, lo scopriremo da domani, quando ascolteremo "Calm Down", singolo che segna il "restart" del rapper.
