C’è anche Amedeo Minghi nell’ultimo album di Justin Timberlake
Ebbene sì, Justin Timberlake ha campionato un pezzo di Amedeo Minghi. Poca ironia e pedalare, perché nel nuovo album dell'artista americano, “The 20/20 Experience 2 of 2” la canzone "Only when i walk away" campiona “Lustful” un brano strumentale che Minghi scrisse nel 1972 e contenuta nella compilation di autori vari "Underground Mood" (su etichetta Flirt). Minghi si dice contentissimo ma non sorpreso e lo fa prima con uno status su Facebook che recita (inizialmente era in maiuscolo, ma lo abbiamo portato in minuscolo):
Buongiorno. Ecco la notizia che come promesso, vi avrei rivelato questa mattina. Un grande artista di livello mondiale e il suo team, su proposta della flippermusic publishing, hanno elaborato un mio brano composto e arrangiato molti anni fa e inserito in un disco di soli temi musicali, destinati alla sonorizzazione.il titolo originale e' "lustful".Oggi, nella sua nuova versione, lo troverete come….
"only when i walk away".
Insomma una soddisfazione non indifferente per il cantautore italiano che risulta "come ‘Composer, Sample Source', perché la canzone campionata è da lui ‘Written & performed'".
In un'intervista a Repubblica spiega come abbia fatto questa sua canzone, neanche tanto famosa, sia potuta arrivare alla più grande popstar del mondo: "È stato il mio editore italiano della Flipper Music a fare da tramite al subeditore americano che ha proposto a Timberlake di ascoltare la compilation Flipper psychout".
Un Minghi che ci tiene a ricordare le sue radici rock, perché dice, è da là che proviene: "La mia estrazione viene da quel mondo rock, io appartengo alla generazione del rock. Poi, ognuno trova la propria espressione artistica, come ho fatto io". E chissà che grazie a questa collaborazione Minghi non si ritrovi alla ribalta delle cronache musicali mondiali e che il suo lapsus (ovvero definire "Only when i walk away" il nuovo singolo della popstar americana) possa diventare realtà.
Ecco i due pezzi, quello originale di Minghi
e quello di Timberlake