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Bruciati memorabilia punk per 5 milioni: “È diventato strumento di marketing”

Il figlio di Malcom McLaren, uno degli artefici dell’esplosione del Punk nel mondo e di Vivienne Westwood, ha bruciato memorabilia per una cifra totale di 5 milioni: “Il Punk è diventato un altro strumento del marketing per vendervi qualcosa di cui non avete bisogno”.
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Joe Corre (John Phillips/Getty Images)
Joe Corre (John Phillips/Getty Images)

Venerdì 26 novembre si sono festeggiati i 40 anni di "Anarchy in the Uk", singolo dei Sex Pistols, spesso preso come simbolo dell'inizio del punk come lo conosciamo (anche se, come ci ha spiegato il critico musicale e tra i maggiori esperti del genere in Italia, Federico Guglielmi, l'inizio del punk è databile prima di quella tappa simbolica). Proprio quest'anno quindi, a Londra ci sono stati vari eventi per festeggiare un movimento che sconvolse la cultura britannica e non solo, e che ebbe nella musica uno dei suoi grimaldelli, con cui amava provocare, grazie a quei pochi accordi, voci sbilenche e a un atteggiamento anti Sistema.

Un movimento che si opponeva alle convenzioni, al perbenismo e ai suoi simboli ("I'm an Antichrist, I'm an anarchist", comincia proprio quel singolo) e contro questa voglia dei simboli di festeggiare il punk si è mosso il figlio di Malcom McLaren, uno degli artefici (per qualcuno il solo artefice) dietro il successo dei Sex Pistols, e della stilista Vivienne Westwood che ha bruciato memorabilia punk per oltre 5 milioni di euro su una barca sul Tamigi. Joe Carrè, questo il nome dell'uomo, ha dato fuoco a oggetti vari oltre che ad alcune effige di politici britannici come David Cameron, Theresa May e George Osborne.

Vestito con un cappello sopra a una bandana, ha urlato alla folla che si era creata attorno (e in cui era presente anche la Westwood): "Il Punk non ha mai, mai, voluto essere nostalgico e non potete imparare come esserlo con un workshop al Museo di Londra. Il Punk è diventato un altro strumento del marketing per vendervi qualcosa di cui non avete bisogno. L'illusione di una scelta alternativa. Il conformismo è un'altra uniforme". Alla fine dell'incendio e delle sue parole sono partiti anche una serie di fuochi d'artificio, per una scelta che qualche giorno fa aveva spiegato essere nata a causa del nervosismo per "Punk London", ovvero la serie di eventi, appunto, organizzati nella Capitale britannica per festeggiarlo.

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