Britney Spears cerca il riscatto con “Glory”, in cui canta amore, sesso e tradimenti
Oggi è il giorno di Britney Spears che esce con il suo nuovo album "Glory" che cerca di rimettere la cantante sui binari su cui viaggiava qualche anno fa e che ultimamente aveva abbandonato, con album che non avevano riscosso il successo che sperava. La cantante, in questi giorni, è ovunque, dall'ormai immancabile Carpool Karaoke di James Corden ai VMA Awards che si terranno il 28 agosto, passando per post, foto e solidarietà: qualche giorno fa, infatti, la cantante ha organizzato una vera e propria lotteria il cui ricavato sarà devoluto alle persone coinvolte nell'alluvione che nelle scorse settimane ha colpito la Louisiana in cui è nata.
Il giorno di "Glory"
Ma l'attesa era soprattutto per "Glory", dopo il mezzo flop di "Britney Jean" che tre anni fa esordì solo al quarto posto della classifica di Billboard, segnando il peggior risultato di sempre, salvato solo dal singolo "Work Bitch". Anticipato dal singolo "Make Me…" in collaborazione con G-Eazy, il cui video è stato al centro di un piccolo caso, il cd è composto di 12 canzoni (diventano 17 nell'edizione deluxe) che cercano di ritrovare l'appeal e i suoni perduti qualche anno fa.
La riscossa dopo il flop di "Britney Jean"
L'accoglienza – la prima accoglienza – è stata buona per la cantante sopravvissuta a un successo mondiale che si è scontrato con una vita personale a dir poco tribolata. A un certo punto è stata la regina del pop mondiale, una sorta di Re Mida al femminile, non la grande voce di alcune delle sue colleghe ma con buona capacità interpretativa, ottime produzioni e un'immagine che avrebbe fatto scuola successivamente, fino alla discesa, fisiologica? Per cattiva gestione? Tutti questi elementi insieme? non lo sappiamo, ma una discesa c'è stata, culminata, appunto, con "Billie Jean". Eppure, dopo tre anni pare che la Spears – quella che andava platino, vinceva Grammy, vendeva milionate di copie – sia tornata a livelli accettabili (se siete fan del genere) pur senza cacciare l'album à la Beyoncé o à la Adele o Rihanna, per trovare qualche confronto con artiste che del pop sono le regine.
Di cosa parla "Glory"
L'inizio è fortemente influenzato dai synth e dal solito lavoro sulla voce, e tutto l'album è permeato dall'amore, cercato, finito, vissuto condito da sesso (e sex tapes come in "Slumber party"), tradimenti ("Il cuore batteva forte mentre giravo la chiave, poi ti ho visto di spalle e non potevo crederci. Lei è tale e quale a me, identica a me", canta in "Just Like me") suoni che sfiorano l'EDM, gli ‘oooohhhh', "Whoaaaa" e anche il "claphanding" spinto ("Clumsy"). Si diverte a cantare in francese (e anche in spagnolo) e soprattutto pare tornata a divertirsi, come dice anche in "What You Need", la canzone che chiude l'album in cui termina tutto con un "That Was Fun".
"Con gli uomini ho dato"
Il suo rapporto con gli uomini, protagonisti non sempre positivi di "Glory", oltre che con i testi dell'album lo chiarisce anche durante le interviste promozionali, come accaduto proprio durante il Carpool Karaoke dove dice che "con gli uomini ho già dato" e pure con i matrimoni, ma non con i figli: "Potrei baciare qualcuno ma non sposo nessuno, non credo più nel matrimonio" e a Corden ha anche rivelato alcuni dei suoi nomi finti che utilizzava per registrarsi negli alberghi, come "Anita D**k" e "Chastity Montgomery".
La tracklist di "Glory"
01. Invitation
02. Do You Wanna Come Over
03. Make Me… feat. G-Eazy
04. Private Show
05. Man Of The Moon
06. Just Luv Me
07. Clumsy
08. Slumber Party
09. Just Like Me
10. Love Me Down
11. Hard To Forget Ya
12. What You Need
13. Better – Deluxe version
14. Change Your Mind (No Seas Cortes) – Deluxe version
15. Liar – Deluxe version
16. If I’m Dancing – Deluxe version
17. Coupure Élecrique – Deluxe version
