Bob Marley: la figlia coltiva marijuana a casa, rischia almeno un anno di carcere
Buon sangue non mente: è proprio il caso di dirlo. La figlia di Bob Marley non suonerà come il padre, ma di certo ne condivide una delle più grandi passioni.
Makeda J. Marley, 29 anni, di Chester County, si è dichiarata colpevole per possesso di un grossa quantità di piante di marijuana – 11 già mature, 3 ancora acerbe – e di manomissione di prove dopo che polizia si era già recata nella sua residenza di Caln Township l'8 Settembre 2008. In cambio della sua dichiarazione di colpevolezza, i pubblici ministeri sono scesi ad una pena minima di un anno di carcere che sarebbero di norma obbligatoria per la quantità di marijuana trovata in casa Marley.
L'avvocato Thomas K. Schindler ha detto che la sua cliente, come suo padre, crede che la marijuana abbia un valore religioso.
"Lei non va in giro a dire alla gente che è la figlia di Bob Marley, ma se esce, viene riconosciuta," ha detto il legale della donna. "E i suoi guai è che questo spesso diventa sinonimo di illegalità".
Marley senior morì di cancro nel 1981 a 36 anni. Ha praticato il Rastafarianesimo, una fede che vede l'Africa come la terra promessa e il compianto imperatore etiope Haile Selassie I come una figura divina. Alcuni Rasta fumano marijuana come un sacramento.
Se non fosse per i legami familiari, Makeda Marley avrebbe probabilmente si sarebbe spostata in una zona dove l'uso di marijuana è tollerato, ha detto Schindler. Ma la madre e il padre di suo figlio di 5 anni, vivono a Caln Township, ha detto. Ha, inoltre, descritto la cliente come una madre devota con il sogno di gestire un bed-and-breakfast.
Biagio Chiariello